I dati defintivi di Molfetta che dice NO: oltre il 60% contro la riforma costituzionale

Non è da escludere che ci saranno ripercussioni sugli equilibri politici locali

lunedì 5 dicembre 2016 1.39
Molfetta ha detto chiaramente e massicciamente NO: una larga maggioranza degli elettori molfettesi ha respinto in maniera inequivocabile la riforma costituzionale proposta dal goveno Renzi.

Con 61 sezioni scrutinate su 61, i NO sostanzialente staccano di oltre 20 punti i SI con una percentuale vicina al 62% per i primi e 38 % per i secondi.
Il risultato sembrava in bilico anche in città ma l'aumentare costante dell'affluenza ha favorito inequivocabilmente il NO.
I dati definitivi decretano 17.273 NO contro 10.389 SI che corrispondono ad un netto 62,44% contro un 37,56%.
Ricordiamo che i votanti sono stati 27.855 su 49.131 elettori, ovvero il 56,69%, il che rappresenta uno dei dati più corposi degli ultimi anni nella nostra città, che risponde quindi positivamente alla chiamata democratica del referendum.
Le schede bianche sono state invece 37 mentre 156 quelle nulle.

Cosa accadrà al governo nazionale è ormai chiaro, infatti l'ormai ex premier Renzi salirà al Colle dal presidente Mattarella per rassegnare le dimissioni questo pomeriggio. Cosa accadrà invece in città non è ancora semplice da prevedere: non è assolutamente da escludere che l'esito negativo del referendum possa avere ripercussioni sia a destra che a sinistra.

Il senatore Antonio Azzollini, fervido sostenitore del NO, potrebbe reclamare un suo personale successo e tentare quindi di riportare l'intero centrodestra molfettese sotto la sua influenza. Il PD cittadino invece, schierato, almeno teoricamente, per il SI riceve una batosta non da poco e dovrà farne tesoro per le ormai imminenti elezioni amministrative.

Sicuramente più di un partito dovrà sedersi al tavolo e riflettere sul segnale politico che la città ha dato.