Molfetta a casa a causa dell'alga tossica

Tantissimi i molfettesi alle prese con i sintomi dovuti all'esposizione con l'ostreopsis ovata

mercoledì 22 luglio 2020 10.11
L'alga tossica che già a cavallo tra giugno e luglio ha fatto capolino nel mare di Molfetta ha già fatto restare a casa diversi cittadini.
Infatti, tanti sono coloro che negli ultimi giorni si sono visti costretti a fermarsi.

Febbre, spossatezza, diarrea i sintomi più frequenti. Per tutti un unico comune denominatore: essere stati al mare e dunque esposti all'ostreopsis ovata.

L'Arpa Puglia sta continuando il monitoraggio con prelievi di acqua marina in Località Prima Cala. I risultati verranno divulgati a fine luglio e daranno la complessiva visione di quanto accaduto nell'ultimo mese, già partito con il bollino rosso sulla città di Molfetta nella cartina geografica della Regione. Lo stesso per gran parte del litorale a nord del capoluogo.
I dati per gli ultimi quindici giorni di luglio non dovrebbero essere diversi dai precedenti e dovrebbero segnare un cambiamento rispetto a quanto accaduto negli ultimi anni quando l'alga tossica arrivava ad agosto, costringendo molti a trascorrere il Ferragosto a letto.

Il vento sulla costa dell'ultimo weekend e di quello precedente ha ancora di più acuito la criticità.
"Si sono riscontrati casi di malessere transitorio nei bagnanti (riniti, faringiti, laringiti, bronchiti, febbre, dermatiti, congiuntiviti) in concomitanza di elevate concentrazioni di Ostreopsis nelle acque e sui fondali, e soprattutto dopo mareggiate (le mareggiate favoriscono la formazione di aerosol marino, che può diffondere la tossina nell'aria)", si legge sul sito dell'Arpa Puglia.