Moby Prince, una tragedia in cerca di verità dopo 26 anni
Ricorre oggi l'anniversario dell'incidente in cui morirono anche 4 marittimi molfettesi. Intanto ci sono svolte nelle indagini
lunedì 10 aprile 2017
14.53
Esattamente oggi, 10 aprile, ricorre l'anniversario della tragedia del traghetto della Moby Prince, la grande nave su cui persero la vita ben 140 persone tra cui 4 marittimi molfettesi: i motoristi Giovanni Abbattista (46 anni) e Natale Amato (53 anni), il personale di cucina Giuseppe de Gennaro (29 anni) e Nicola Salvemini (36 anni).
Sono trascorsi ben 26 anni da quella terribile sera, ma ciò che sembra ancor più terribile è che la verità non sia ancora stata svelata dalla giustizia; una giustizia sospesa a metà tra testimoni discordanti e perizie mai effettuate, come quella sulla petroliera Agip Abruzzo che impattò contro il traghetto.
Secondo quanto riporta il sito de "Il Fatto Quatidiano", nelle prossime settimane, infatti, prenderà avvio una "fase 2" delle ulteriori indagini in corso di svolgimento da parte della Commissione appositamente istituita dal Senato e che vede come presidente il parlamentare del Pd Silvio Lai.
In questa fase verranno analizzati nello specifico alcuni elementi della petroliera Agip finora non presi in considerazione, come il luogo di provenienza, le caratteristiche del carico e anche le motivazioni he portarono allo smantellamento dell'imbarcazione subito dopo la tragedia.
Un lavoro impegnativo, volto a recuperare gli atti giudiziari e a colmare lacune nelle indagini con aspetti che inspiegabilmente non sono stati esaminati negli anni Novanta, né nell'inchiesta bis conclusasi nel 2010 con un'archiviazione.
Nella fase delle nuove indagini sono risultati rilevanti due aspetti, non solo l'assenza di nebbia – che era stata però descritta da altri testimoni –, ma soprattutto la posizione girata che timoni della Moby Prince: i timoni trovati fermi a 30 gradi starebbero sicuramente indicare che il traghetto stava cercando di evitare un ostacolo. La domanda, che ritorna dal lontano 1991, è: quale ostacolo?
Intanto nella città di Livorno si è ricordata la tragedia, avvenuta a poche miglia dal suo lungomare, con una messa nel Duomo e una cerimonia in Comune, mentre un corteo ha attraversato la città giungendo poi al porto, esattamente sul molo dal quale quel 10 aprile 1991 partì la Moby Prince.
In questo giorno tutta la redazione di MolfettaViva intende esprimere ancora una volta il proprio cordoglio delle famiglie dei molfettesi scompasi in questa tragedia del mare che ancora attende un'unica e sola verità.
Sono trascorsi ben 26 anni da quella terribile sera, ma ciò che sembra ancor più terribile è che la verità non sia ancora stata svelata dalla giustizia; una giustizia sospesa a metà tra testimoni discordanti e perizie mai effettuate, come quella sulla petroliera Agip Abruzzo che impattò contro il traghetto.
Secondo quanto riporta il sito de "Il Fatto Quatidiano", nelle prossime settimane, infatti, prenderà avvio una "fase 2" delle ulteriori indagini in corso di svolgimento da parte della Commissione appositamente istituita dal Senato e che vede come presidente il parlamentare del Pd Silvio Lai.
In questa fase verranno analizzati nello specifico alcuni elementi della petroliera Agip finora non presi in considerazione, come il luogo di provenienza, le caratteristiche del carico e anche le motivazioni he portarono allo smantellamento dell'imbarcazione subito dopo la tragedia.
Un lavoro impegnativo, volto a recuperare gli atti giudiziari e a colmare lacune nelle indagini con aspetti che inspiegabilmente non sono stati esaminati negli anni Novanta, né nell'inchiesta bis conclusasi nel 2010 con un'archiviazione.
Nella fase delle nuove indagini sono risultati rilevanti due aspetti, non solo l'assenza di nebbia – che era stata però descritta da altri testimoni –, ma soprattutto la posizione girata che timoni della Moby Prince: i timoni trovati fermi a 30 gradi starebbero sicuramente indicare che il traghetto stava cercando di evitare un ostacolo. La domanda, che ritorna dal lontano 1991, è: quale ostacolo?
Intanto nella città di Livorno si è ricordata la tragedia, avvenuta a poche miglia dal suo lungomare, con una messa nel Duomo e una cerimonia in Comune, mentre un corteo ha attraversato la città giungendo poi al porto, esattamente sul molo dal quale quel 10 aprile 1991 partì la Moby Prince.
In questo giorno tutta la redazione di MolfettaViva intende esprimere ancora una volta il proprio cordoglio delle famiglie dei molfettesi scompasi in questa tragedia del mare che ancora attende un'unica e sola verità.