Misericordia: è emergenza
L’associazione costretta a vivere nel degrado
venerdì 11 aprile 2014
16.48
Una pozzanghera nel vano d'ingresso della sede, un tanfo in quei locali che diventa insopportabile, muri perimetrali che trasudano acqua, un secchio appeso alle tubature dei termosifoni aggredite dalla ruggine. Così è messa la sede della Misericordia, l'associazione di volontariato che è parte integrante della Protezione civile. Una situazione che è diventata insostenibile per la presidente del sodalizio molfettese, Tina Nanna e per i 150 associati, costretti a vivere in condizioni di assoluto degrado.
Dallo scorso ottobre per la precisione, le prime avvisaglie di una umidità le cui tracce di giorno in giorno diventano sempre più evidenti. Tubature rotte? Spetterebbe ai tecnici del Comune, più volte interpellati, stabilirlo. Ma pare abbiano, nonostante alcuni sopralluoghi, sottovalutato il problema. Almeno fino ad oggi. Di certo non sembra si tratti di umidità che risale dal piano stradale e neanche di problemi legati alla rete fognaria o a quella dell'acquedotto. Per di più le vistose tracce adesso sono apparse anche nella mensa e nelle cucine della San Giovanni Bosco, scuola che ospita l'associazione.
Tutte le attrezzature sensibili in uso alla Protezione civile, come radio portatili e strumenti vari, la Misericordia ha dovuto trasferirli in altri locali presi in affitto. Con un aggravio di spesa per il sodalizio. «Eppure forniamo un servizio alla città di primo ordine – è il lamento della presidente – siamo in locali di proprietà comunale, ma l'Ente non appare essere sensibile quanto meno alle condizioni di salubrità delle sue strutture. Più volte abbiamo interessato amministratori e tecnici, ma ad oggi non abbiamo ottenuto nessuna risposta concreta».
Nella sede della Misericordia si svolgono anche attività a favore di portatori di handicap, corsi di aggiornamento o incontri tra operatori. Tutto è messo a rischio se non addirittura compromesso. «Ci siamo affidati ai tecnici – ha affermato l'assessore Giovanni Abbattista – a loro abbiamo chiesto come risolvere il problema. Un primo intervento lo abbiamo compiuto andando a liberare le condutture fognarie ma evidentemente il problema si è ripresentato. Tra sabato e domenica comunque abbiamo previsto interventi di impermeabilizzazione sui pozzetti all'esterno della sede della Misericordia. Se neanche questo dovesse essere risolutivo si tratterrà di intervenire dai bagni della scuola. È possibile che le perdite siano in quelle tubature. Ma questo speriamo non debba servire visti i disagi che poi gli alunni e il personale della San Giovanni Bosco dovranno sopportare, anche se per pochi giorni».
Dallo scorso ottobre per la precisione, le prime avvisaglie di una umidità le cui tracce di giorno in giorno diventano sempre più evidenti. Tubature rotte? Spetterebbe ai tecnici del Comune, più volte interpellati, stabilirlo. Ma pare abbiano, nonostante alcuni sopralluoghi, sottovalutato il problema. Almeno fino ad oggi. Di certo non sembra si tratti di umidità che risale dal piano stradale e neanche di problemi legati alla rete fognaria o a quella dell'acquedotto. Per di più le vistose tracce adesso sono apparse anche nella mensa e nelle cucine della San Giovanni Bosco, scuola che ospita l'associazione.
Tutte le attrezzature sensibili in uso alla Protezione civile, come radio portatili e strumenti vari, la Misericordia ha dovuto trasferirli in altri locali presi in affitto. Con un aggravio di spesa per il sodalizio. «Eppure forniamo un servizio alla città di primo ordine – è il lamento della presidente – siamo in locali di proprietà comunale, ma l'Ente non appare essere sensibile quanto meno alle condizioni di salubrità delle sue strutture. Più volte abbiamo interessato amministratori e tecnici, ma ad oggi non abbiamo ottenuto nessuna risposta concreta».
Nella sede della Misericordia si svolgono anche attività a favore di portatori di handicap, corsi di aggiornamento o incontri tra operatori. Tutto è messo a rischio se non addirittura compromesso. «Ci siamo affidati ai tecnici – ha affermato l'assessore Giovanni Abbattista – a loro abbiamo chiesto come risolvere il problema. Un primo intervento lo abbiamo compiuto andando a liberare le condutture fognarie ma evidentemente il problema si è ripresentato. Tra sabato e domenica comunque abbiamo previsto interventi di impermeabilizzazione sui pozzetti all'esterno della sede della Misericordia. Se neanche questo dovesse essere risolutivo si tratterrà di intervenire dai bagni della scuola. È possibile che le perdite siano in quelle tubature. Ma questo speriamo non debba servire visti i disagi che poi gli alunni e il personale della San Giovanni Bosco dovranno sopportare, anche se per pochi giorni».