Miragica, le tappe del fallimento. A febbraio creditori davanti al Tribunale di Brescia

Fallimento chiesto dall'Unicredit. Il 23 febbraio l'udienza per vagliare lo stato dei debiti

lunedì 11 gennaio 2021 10.44
A cura di Maria Marino
Fallimento n. 186/2020.
E' in questo numero (quello del processo in corso, ndr) che c'è tutta la fine del sogno di Miragica.

Lo scorso 22 dicembre il Tribunale Ordinario di Brescia - Sezione Fallimenti sentenziava, appunto, il fallimento della società Miragica spa, che deteneva l'omonimo parco divertimenti nella zona industriale di Molfetta.
ll Tribunale accoglieva così la richiesta della banca Unicredit la quale, in qualità di creditrice della società, si era rivolta alla giustizia per vedere riconosciuti i debiti della Miragica spa nei propri confronti.
Ad occuparsi da vicino del fallimento è la dottoressa Barbara Bocchio, nominata curatrice dai giudici lombardi: sarà lei in prima battuta a vagliare scritture contabili e fiscali, bilanci, elenchi dei creditori che la Miragica spa ha dovuto depositare tra Natale e Capodanno, come disposto dal Tribunale. Ancora: è lei, in prima battuta, l'interlocutrice di coloro nei cui confronti la società è debitrice, in particolare di retribuzioni e stipendi, come diversi ex lavoratori del parco molfettese non solo della città di Molfetta ma di tutta la zona barese e della BAT.

La data da segnare è quello del 23 febbraio 2021: alle ore 11, infatti, davanti al Giudice Gianluigi Canali si svolgerà l'udienza dello stato passivo della società e saranno vagliate tutte le richieste avanzate dai creditori i quali avranno termine fino al 23 gennaio prossimo per depositare l'apposito ricorso nel quale avanzare le proprie richieste pecuniarie e dichiarare, nel caso, il valore privilegiato dei propri crediti di lavoro.

Ma come si è arrivati al fallimento della società Miragica spa?
La chiusura del parco a Molfetta a fine stagione 2018 è stata la fotografia resa al territorio di quanto stava accadendo a livello burocratico e finanziario alle casse della società.
Come ricostruito dal giornale "Milano Finanza", in un articolo a firma di Andrea Giacobino, "A fine 2019 Miragica aveva accumulato 22,7 milioni di euro di perdite e il patrimonio netto era negativo per 14,8 milioni a fronte di debiti per quasi 21 milioni: il revisore Bdo non aveva certificato il bilancio".

Di qui l'idea di cercare un investitore sul mercato sulla scia di quanto accaduto per il parco Rainbow Magicland a Roma-Valmontone, acquistato a fine 2018 da un privato che ha investito milioni di euro per il rilancio della struttura a tema più grande della Capitale.
Tuttavia, la stessa sorte non è toccata al parco di Molfetta.
L'avvento del Covid e la chiusura, per legge, di tutte le strutture simili ha fatto desistere chiunque dall'iniziativa mettendo di fatto fine alla storia del parco.

Ciò che resta, adesso, è una struttura abbandonata, vuota, silenziosa che ancora si erge su diversi metri quadrati nella zona industriale di Molfetta, ben visibile dalla SS 16 bis, arteria viaria extraurbana cardine per il territorio. Una sorta di Cattedrale nel deserto che segna anche la conclusione di una idea di sviluppo turistico per la città, durato all'incirca meno di un decennio tra l'inaugurazione e la chiusura.