Minuto: «La bellezza della Puglia e il comparto agroalimentare da valorizzare»
«Impegno forte e chiaro per l'agricoltura e la difesa delle eccellenze»
mercoledì 28 febbraio 2018
Quando si parla di Puglia si pensa prima di tutto al turismo, alla bellezza e al buon cibo.
Spesso però non ci sofferma a pensare a chi ha consentito che le nostre risorse naturali si conservassero e arrivassero intatte fino a noi, non si pensa al ringraziamento che dobbiamo agli agricoltori che hanno coltivato le nostre terre preservandole dalla speculazione edilizia e industriale.
In questi giorni durante svariati incontri nel territorio ho incontrato tante comunità di agricoltori, ognuna fiera della sua eccellenza, del suo prodotto tipico. La Puglia è anche la cipolla di Acquaviva, la cicoria puntarella di Molfetta, i cereali della piana di Altamura e di Gravina, a fiori di Terlizzi, solo per citarne alcuni.
La Puglia è rappresentata anche dai nostri grandi monumenti viventi: gli ulivi secolari che ci regalano il buon oro verde. Grande orgoglio e invidia di tutti è l'olio di oliva Coratina, un prodotto che è arrivato il momento di tutelare con marchi DOP e IGP.
Spesso, purtroppo, i nostri ottimi vini ed il nostro pregiato olio vengono utilizzati da aziende toscane, venete e francesi per "tagliare" i loro pessimi prodotti al fine di renderli accettabili sul mercato. Per fortuna però in questi ultimi anni assistiamo ad una diminuzione delle quantità cedute a riprova di quanto le nostre imprese agricole stiano riuscendo a valorizzare il loro prodotto, attraverso una strategia di marketing e di immagine coordinata che premia le nostre eccellenze e le valorizza.
È notizia di qualche settimana fa, la grande fornitura di vino pugliese voluto direttamente dal Presidente degli Stati Uniti per la Casa Bianca.
Quando pensiamo all'agricoltura mi viene in mente l'opera meritoria di attenzione nel Comune di Gravina dove si sta realizzando un impianto di riuso delle acque reflue, dal valore di 3,6 milioni di euro, che sarà gestito da una cooperativa di agricoltori; e poi la realizzazione di un ecomuseo dedicato alla memoria storica dell'uso alimentare e agricolo dell'acqua. L'amministrazione ha anche istituito la commissione per la De.Co. (denominazione comunale dei prodotti), e sta avviando progetti per l'assegnazione ai disoccupati dei terreni incolti. Tale buona prassi deve contaminare positivamente tutti i nostri terreni e non solo quelli di Gravina.
Quando pensiamo all'agricoltura dobbiamo riflettere sulla formazione continua e giovanile, dobbiamo progettare e aiutare i nostri agricoltori ad intercettare tutti i finanziamenti comunitari possibili affinché questo comparto torni ad essere volano di occupazione e faccia la fortuna dei nostri giovani.
Il mio impegno FORTE e CHIARO in favore dell'agricoltura pugliese sarà a difesa di tutte le eccellenze e tipicità del territorio. Il mio impegno sarà volto anche alla promozione dell'agriturismo e dell'agri camping. La Puglia verde merita tutto la nostra attenzione ed io sarò fiera di difenderla sugli scranni romani.
Spesso però non ci sofferma a pensare a chi ha consentito che le nostre risorse naturali si conservassero e arrivassero intatte fino a noi, non si pensa al ringraziamento che dobbiamo agli agricoltori che hanno coltivato le nostre terre preservandole dalla speculazione edilizia e industriale.
In questi giorni durante svariati incontri nel territorio ho incontrato tante comunità di agricoltori, ognuna fiera della sua eccellenza, del suo prodotto tipico. La Puglia è anche la cipolla di Acquaviva, la cicoria puntarella di Molfetta, i cereali della piana di Altamura e di Gravina, a fiori di Terlizzi, solo per citarne alcuni.
La Puglia è rappresentata anche dai nostri grandi monumenti viventi: gli ulivi secolari che ci regalano il buon oro verde. Grande orgoglio e invidia di tutti è l'olio di oliva Coratina, un prodotto che è arrivato il momento di tutelare con marchi DOP e IGP.
Spesso, purtroppo, i nostri ottimi vini ed il nostro pregiato olio vengono utilizzati da aziende toscane, venete e francesi per "tagliare" i loro pessimi prodotti al fine di renderli accettabili sul mercato. Per fortuna però in questi ultimi anni assistiamo ad una diminuzione delle quantità cedute a riprova di quanto le nostre imprese agricole stiano riuscendo a valorizzare il loro prodotto, attraverso una strategia di marketing e di immagine coordinata che premia le nostre eccellenze e le valorizza.
È notizia di qualche settimana fa, la grande fornitura di vino pugliese voluto direttamente dal Presidente degli Stati Uniti per la Casa Bianca.
Quando pensiamo all'agricoltura mi viene in mente l'opera meritoria di attenzione nel Comune di Gravina dove si sta realizzando un impianto di riuso delle acque reflue, dal valore di 3,6 milioni di euro, che sarà gestito da una cooperativa di agricoltori; e poi la realizzazione di un ecomuseo dedicato alla memoria storica dell'uso alimentare e agricolo dell'acqua. L'amministrazione ha anche istituito la commissione per la De.Co. (denominazione comunale dei prodotti), e sta avviando progetti per l'assegnazione ai disoccupati dei terreni incolti. Tale buona prassi deve contaminare positivamente tutti i nostri terreni e non solo quelli di Gravina.
Quando pensiamo all'agricoltura dobbiamo riflettere sulla formazione continua e giovanile, dobbiamo progettare e aiutare i nostri agricoltori ad intercettare tutti i finanziamenti comunitari possibili affinché questo comparto torni ad essere volano di occupazione e faccia la fortuna dei nostri giovani.
Il mio impegno FORTE e CHIARO in favore dell'agricoltura pugliese sarà a difesa di tutte le eccellenze e tipicità del territorio. Il mio impegno sarà volto anche alla promozione dell'agriturismo e dell'agri camping. La Puglia verde merita tutto la nostra attenzione ed io sarò fiera di difenderla sugli scranni romani.