Minervini-bis al capolinea. Adesso toccherà al Consiglio Comunale sfiduciare il sindaco di Molfetta
Attesa la convocazione della nuova seduta da parte del Presidente Piergiovanni
giovedì 21 ottobre 2021
12.19
Toccherà al Consiglio Comunale sfiduciare Tommaso Minervini e decretare la fine anzitempo del secondo mandato a sindaco di Molfetta.
Ed è già una vittoria dello stesso Minervini: il primo cittadino ha sempre detto no alle dimissioni, fin dagli albori della crisi ormai circa dodici mesi fa. Nessun attaccamento alla poltrona, secondo i suoi ragionamenti, bensì la voglia che ognuno si prenda le proprie responsabilità dinanzi alla città per quanto sta accadendo.
L'opposizione di centrosinistra ha già pronta la mozione.
L'annuncio è arrivato in Aula Carnicella proprio nella seduta del 18 ottobre 2021, quella che ha decretato la fine di fatto dell'amministrazione in attesa dei compimenti degli adempimenti di rito.
A Beppe Zanna, eletto nelle fila di Rifondazione Comunista / Compagni di Strada, il compito di darne l'annuncio al presidente del Consiglio Comunale Nicola Piergiovanni: adesso si attende solo che sia lui a convocare la massima assemblea elettiva cittadina che dovrà votare, davanti a tutta la città, la sfiducia e sancire la conclusione dell'esperienza amministrativa partita nell'estate del 2017 e che avrebbe raggiunto il suo naturale compimento nei primi mesi del 2022.
Invece così non sarà.
Che ognuno ci metta la faccia e il nome, il pensiero di Tommaso Minervini. E così sarà. Quando lo si saprà nelle prossime ore a meno di clamorosi quanto improbabili colpi di scena.
Ed è già una vittoria dello stesso Minervini: il primo cittadino ha sempre detto no alle dimissioni, fin dagli albori della crisi ormai circa dodici mesi fa. Nessun attaccamento alla poltrona, secondo i suoi ragionamenti, bensì la voglia che ognuno si prenda le proprie responsabilità dinanzi alla città per quanto sta accadendo.
L'opposizione di centrosinistra ha già pronta la mozione.
L'annuncio è arrivato in Aula Carnicella proprio nella seduta del 18 ottobre 2021, quella che ha decretato la fine di fatto dell'amministrazione in attesa dei compimenti degli adempimenti di rito.
A Beppe Zanna, eletto nelle fila di Rifondazione Comunista / Compagni di Strada, il compito di darne l'annuncio al presidente del Consiglio Comunale Nicola Piergiovanni: adesso si attende solo che sia lui a convocare la massima assemblea elettiva cittadina che dovrà votare, davanti a tutta la città, la sfiducia e sancire la conclusione dell'esperienza amministrativa partita nell'estate del 2017 e che avrebbe raggiunto il suo naturale compimento nei primi mesi del 2022.
Invece così non sarà.
Che ognuno ci metta la faccia e il nome, il pensiero di Tommaso Minervini. E così sarà. Quando lo si saprà nelle prossime ore a meno di clamorosi quanto improbabili colpi di scena.