Minacce a Matteo d'Ingeo, il Liberatorio: «Il nostro impegno va avanti»
L'atto intimidatorio sarebbe stato ripreso da una telecamera di videosorveglianza
martedì 23 dicembre 2014
7.28
Lo scorso 9 dicembre il coordinatore del "Liberatorio Politico", Matteo d'Ingeo, è stato oggetto di un nuovo atto intimidatorio. L'episodio, prontamente denunciato alle autorità competenti, sarebbe però stato ripreso da una telecamera di sorveglianza le cui immagini sono ora al vaglio degli inquirenti.
Secondo il movimento "Liberatorio Politico" l'intimidazione proverrebbe dagli ambienti del commercio dell'ortofrutta, oggetto da molti anni delle attenzioni del Liberatorio con una costante attività di documentazione e denuncia, in particolare l'occupazione abusiva di suolo pubblico.
«Colpire la cittadinanza attiva cercando di metterle il bavaglio dell'arroganza - si legge in una nota di condanna da parte dello stesso movimento civico - manifesta solo la debolezza di coloro che operano, consapevolmente, nel totale spregio delle regole che definiscono il perimetro della convivenza civile e del bene comune. Gli aderenti al movimento "Liberatorio Politico" e il suo coordinatore sono, purtroppo, abituati a questi "incidenti di percorso" proprio per l'attività che svolgono sul territorio da otto anni, ma questa volta il protagonista ha voluto lasciare il messaggio intimidatorio e minaccioso sotto gli occhi delle telecamere.»
Secondo il movimento "Liberatorio Politico" l'intimidazione proverrebbe dagli ambienti del commercio dell'ortofrutta, oggetto da molti anni delle attenzioni del Liberatorio con una costante attività di documentazione e denuncia, in particolare l'occupazione abusiva di suolo pubblico.
«Colpire la cittadinanza attiva cercando di metterle il bavaglio dell'arroganza - si legge in una nota di condanna da parte dello stesso movimento civico - manifesta solo la debolezza di coloro che operano, consapevolmente, nel totale spregio delle regole che definiscono il perimetro della convivenza civile e del bene comune. Gli aderenti al movimento "Liberatorio Politico" e il suo coordinatore sono, purtroppo, abituati a questi "incidenti di percorso" proprio per l'attività che svolgono sul territorio da otto anni, ma questa volta il protagonista ha voluto lasciare il messaggio intimidatorio e minaccioso sotto gli occhi delle telecamere.»