Michele Moretti e il suo sogno diventato realtà
L'intervista al ballerino: da Molfetta al palco di Renato Zero e alla prima serata di RaiUno
domenica 12 giugno 2016
2.48
Michele Moretti, giovane molfettese, racconta la sua esperienza di studi e di lavoro nel mondo della danza. Passione e tanto sacrificio sono gli elementi essenziali per Moretti per poter realizzare il sogno di divenire un ballerino affermato.
E' noto per la partecipazione al programma di "Amici" ma è stato solo un trampolino di lancio che lo ha portato a formarsi e a crescere sempre di più professionalmente per poi esibirsi sui palchi prestigiosi del Festival di Sanremo, dell'Eurovision, in teatro, a Londra.
Ha studiato al "Laboratorio della danza" di Molfetta e ricorda con immensa gioia e gratitudine la maestra, Rosalba Sciancalepore. La prima insegnante di danza a credere fortemente nel suo talento e a stimolarlo a coltivare la sua passione.
Ama conoscere, scoprire, aggiornarsi e ora partirà per l'America.
Come nasce la tua passione per la danza e quale significato ha nella tua vita?
La mia passione per la danza è nata casualmente. Quando ero bambino volevano che giocassi a calcio ma sapevo bene che la mia vera passione fosse la danza.
All'età di tredici anni mi sono avvicinato alla scuola di danza e ho conosciuto un mondo che mi è piaciuto dall'inizio. Guardavo le ragazze ballare e provavo pudore, imbarazzo, vergogna a ballare con loro e per questo preferivo danzare di nascosto.
Un giorno la maestra di danza Rosalba Sciancalepore mi vide ballare di nascosto in sala e mi consigliò di continuare a coltivare la mia passione.
Da quel momento in poi ho iniziato a lavorare per pagarmi le lezioni. Infatti, ho studiato al laboratorio della danza di Molfetta che mi ha dato l' opportunità di crescere e di conoscere il mondo della danza.
Poi, ho partecipato nel 2007 a "La Notte Vola" di Lorella Cuccarini e per me è stato un sogno che si è realizzato perché quando ero piccolo guardavo alla tv il suo programma e immaginavo di ballare su quel palco. Poi sono andato contro tutti per inseguire il mio obiettivo , quando voglio qualcosa cerco di lavorare per realizzare il mio sogno.
In realtà non solo ballerino, faccio tante altre attività per esempio lavoro come trainer nella palestra di Madonna, insegno nelle scuole italiane di danza per i professionisti.
Sei noto al grande pubblico anche per la tua partecipazione al programma di Amici. Al riguardo, Amici quanto è stato importante per la tua crescita professionale e personale?
Il programma di Amici mi è servito per fare il passo in un' altra città e lo ricordo con tenerezza e piacere.
Sei stato ballerino nel corpo di ballo nella tournèe di Renato Zero. Come hai vissuto quest'esperienza?
Sono stato molto fortunato e ho fatto molto di più di quello che immaginavo. Nel 2006 ho lavorato al primo tour di Renato Zero e nell' ultimo sono stato capo balletto. Renato è un artista generoso. E' uno dei pochi che condivide il palco con i danzatori. E' un poeta e un artista a 360 gradi.
Ultimamente hai lavorato per il programma di Rai Uno "I Migliori Anni". Quali sono per te i pregi dei conduttori, Anna Tatangelo e Carlo Conti?
Ho lavorato per tutte le edizioni de "I Migliori Anni". Carlo è uno di quei conduttori precisi e da cui si impara tanto come il suo modo di fare la tv.
Anna è una mia coetanea ed è brava, mi trovo bene con lei.
Un consiglio da suggerire ai tanti giovani che come te vorrebbero intraprendere la carriera del ballerino.
Io sono dell' idea che ci sono ragazzi che si lamentano e sono annoiati della loro vita perché non hanno quello che meritano. Ma noi possiamo andare a cercare la nostra fortuna da qualche altra parte. Se vuoi una cosa vai e prendila. Adesso andrò in America perché voglio aggiornarmi e poi sono sempre spinto dalla curiosità di conoscere e di scoprire nuovi mondi. Il mestiere del ballerino non è semplice. Molte persone guardano il prodotto finale ma bisogna considerare e valorizzare le ore si studio, di lavoro, di sacrificio, di momenti difficili, il lavoro faticoso che c'è dietro un sogno. La danza non è solo divertentismo ma è anche passione, tenacia, talento.
Vorrei che a Molfetta si potesse organizzare un evento con tutti i talenti molfettesi che sono andati via dalla terra natale per realizzare i propri sogni come il ballerino Alessandro Candida, Isabella de Candia, Manuela Rana. Un evento per lanciare un messaggio d'informazione su cosa sia l'arte e per far comprendere al pubblico che realizzare un sogno vuol dire sacrificio, determinazione e lavoro intenso.
Inoltre, una delle cose che mi piace fare è creare e insegnare, dare qualcosa a dei ragazzi. Quando insegno racconto una storia, trasmetto la mia scelta artistica e mi sento appagato quando i miei allievi comprendono la storia. La vita ci mette dinanzi a situazioni felici e negative però mi considero fortunato perché ho un lavoro che mi piace, non riuscirei a vedermi dietro una scrivania.
Grazie alla danza mi sono salvato dai momenti bui, grazie alla musica perché senza di essa avrei vissuto la vita in modo diverso. Non ne posso fare a meno.
Cosa ti manca della Puglia?
Mi mancano il mare e i miei amici che sono la mia essenza. Ho un rapporto morboso con i miei amici ed io non li mai cambiati. Mi mancano le cose semplici.
E' noto per la partecipazione al programma di "Amici" ma è stato solo un trampolino di lancio che lo ha portato a formarsi e a crescere sempre di più professionalmente per poi esibirsi sui palchi prestigiosi del Festival di Sanremo, dell'Eurovision, in teatro, a Londra.
Ha studiato al "Laboratorio della danza" di Molfetta e ricorda con immensa gioia e gratitudine la maestra, Rosalba Sciancalepore. La prima insegnante di danza a credere fortemente nel suo talento e a stimolarlo a coltivare la sua passione.
Ama conoscere, scoprire, aggiornarsi e ora partirà per l'America.
Come nasce la tua passione per la danza e quale significato ha nella tua vita?
La mia passione per la danza è nata casualmente. Quando ero bambino volevano che giocassi a calcio ma sapevo bene che la mia vera passione fosse la danza.
All'età di tredici anni mi sono avvicinato alla scuola di danza e ho conosciuto un mondo che mi è piaciuto dall'inizio. Guardavo le ragazze ballare e provavo pudore, imbarazzo, vergogna a ballare con loro e per questo preferivo danzare di nascosto.
Un giorno la maestra di danza Rosalba Sciancalepore mi vide ballare di nascosto in sala e mi consigliò di continuare a coltivare la mia passione.
Da quel momento in poi ho iniziato a lavorare per pagarmi le lezioni. Infatti, ho studiato al laboratorio della danza di Molfetta che mi ha dato l' opportunità di crescere e di conoscere il mondo della danza.
Poi, ho partecipato nel 2007 a "La Notte Vola" di Lorella Cuccarini e per me è stato un sogno che si è realizzato perché quando ero piccolo guardavo alla tv il suo programma e immaginavo di ballare su quel palco. Poi sono andato contro tutti per inseguire il mio obiettivo , quando voglio qualcosa cerco di lavorare per realizzare il mio sogno.
In realtà non solo ballerino, faccio tante altre attività per esempio lavoro come trainer nella palestra di Madonna, insegno nelle scuole italiane di danza per i professionisti.
Sei noto al grande pubblico anche per la tua partecipazione al programma di Amici. Al riguardo, Amici quanto è stato importante per la tua crescita professionale e personale?
Il programma di Amici mi è servito per fare il passo in un' altra città e lo ricordo con tenerezza e piacere.
Sei stato ballerino nel corpo di ballo nella tournèe di Renato Zero. Come hai vissuto quest'esperienza?
Sono stato molto fortunato e ho fatto molto di più di quello che immaginavo. Nel 2006 ho lavorato al primo tour di Renato Zero e nell' ultimo sono stato capo balletto. Renato è un artista generoso. E' uno dei pochi che condivide il palco con i danzatori. E' un poeta e un artista a 360 gradi.
Ultimamente hai lavorato per il programma di Rai Uno "I Migliori Anni". Quali sono per te i pregi dei conduttori, Anna Tatangelo e Carlo Conti?
Ho lavorato per tutte le edizioni de "I Migliori Anni". Carlo è uno di quei conduttori precisi e da cui si impara tanto come il suo modo di fare la tv.
Anna è una mia coetanea ed è brava, mi trovo bene con lei.
Un consiglio da suggerire ai tanti giovani che come te vorrebbero intraprendere la carriera del ballerino.
Io sono dell' idea che ci sono ragazzi che si lamentano e sono annoiati della loro vita perché non hanno quello che meritano. Ma noi possiamo andare a cercare la nostra fortuna da qualche altra parte. Se vuoi una cosa vai e prendila. Adesso andrò in America perché voglio aggiornarmi e poi sono sempre spinto dalla curiosità di conoscere e di scoprire nuovi mondi. Il mestiere del ballerino non è semplice. Molte persone guardano il prodotto finale ma bisogna considerare e valorizzare le ore si studio, di lavoro, di sacrificio, di momenti difficili, il lavoro faticoso che c'è dietro un sogno. La danza non è solo divertentismo ma è anche passione, tenacia, talento.
Vorrei che a Molfetta si potesse organizzare un evento con tutti i talenti molfettesi che sono andati via dalla terra natale per realizzare i propri sogni come il ballerino Alessandro Candida, Isabella de Candia, Manuela Rana. Un evento per lanciare un messaggio d'informazione su cosa sia l'arte e per far comprendere al pubblico che realizzare un sogno vuol dire sacrificio, determinazione e lavoro intenso.
Inoltre, una delle cose che mi piace fare è creare e insegnare, dare qualcosa a dei ragazzi. Quando insegno racconto una storia, trasmetto la mia scelta artistica e mi sento appagato quando i miei allievi comprendono la storia. La vita ci mette dinanzi a situazioni felici e negative però mi considero fortunato perché ho un lavoro che mi piace, non riuscirei a vedermi dietro una scrivania.
Grazie alla danza mi sono salvato dai momenti bui, grazie alla musica perché senza di essa avrei vissuto la vita in modo diverso. Non ne posso fare a meno.
Cosa ti manca della Puglia?
Mi mancano il mare e i miei amici che sono la mia essenza. Ho un rapporto morboso con i miei amici ed io non li mai cambiati. Mi mancano le cose semplici.