Mi sa che fuori è primavera. Reading di Concita de Gregorio
Ore 20.30 Chiostro San Domenico. Ingresso libero
giovedì 23 luglio 2015
8.09
A Molfetta per il terzo appuntamento del Festival: Il teatro è civile (o non è), Concita De Gregorio, domani 23 luglio alle ore 20.30 al Chiostro San Domenico (ingresso libero), leggerà alcuni passi del libro in cui traccia un superbo ritratto di donna, coraggiosa e fragile. Scandisce l'esistenza di questa madre privata dei figli in lettere, messaggi, elenchi. Irina scrive alla nonna, al fratello, al giudice, alla maestra delle gemelle, abbozza ritratti, scava nei gesti, torna alle sue radici, trova infine un approdo.
Se dimenticare significa portare fuori dalla mente, ricordare è tenere nel cuore. Il bisogno di essere ancora felice della protagonista, ripetuto a voce alta, è una sfida contro le frasi fatte, contro i giudizi e i pregiudizi. Da quel fondo oscuro, doloroso, arriverà una luce nuova. Irina è una donna che non dimentica il passato, al contrario: lo ricorda, lo porta al petto come un fiore.
Irina ha una vita serena, ordinata. Un marito, due figlie gemelle. È italiana, vive in Svizzera, lavora come avvocato. Un giorno qualcosa si incrina. Il matrimonio finisce, senza traumi apparenti. In un fine settimana qualsiasi Mathias, il padre delle bambine, porta via Alessia e Livia. Spariscono. Qualche giorno dopo l'uomo si suicida lasciandosi travolgere da un treno a Cerignola. Delle bambine non c'è più nessuna traccia. Solo un biglietto: «Le bambine non hanno sofferto, non le vedrai mai più».
La giornalista e scrittrice Concita De Gregorio prende questi fatti, semplici e terribili del 2011, ed entra nella voce della protagonista, Irina, con il ultimo libro "Mi sa che fuori è primavera", edito da Feltrinelli e tra i più venduti negli ultimi mesi.
Se dimenticare significa portare fuori dalla mente, ricordare è tenere nel cuore. Il bisogno di essere ancora felice della protagonista, ripetuto a voce alta, è una sfida contro le frasi fatte, contro i giudizi e i pregiudizi. Da quel fondo oscuro, doloroso, arriverà una luce nuova. Irina è una donna che non dimentica il passato, al contrario: lo ricorda, lo porta al petto come un fiore.
Irina ha una vita serena, ordinata. Un marito, due figlie gemelle. È italiana, vive in Svizzera, lavora come avvocato. Un giorno qualcosa si incrina. Il matrimonio finisce, senza traumi apparenti. In un fine settimana qualsiasi Mathias, il padre delle bambine, porta via Alessia e Livia. Spariscono. Qualche giorno dopo l'uomo si suicida lasciandosi travolgere da un treno a Cerignola. Delle bambine non c'è più nessuna traccia. Solo un biglietto: «Le bambine non hanno sofferto, non le vedrai mai più».
La giornalista e scrittrice Concita De Gregorio prende questi fatti, semplici e terribili del 2011, ed entra nella voce della protagonista, Irina, con il ultimo libro "Mi sa che fuori è primavera", edito da Feltrinelli e tra i più venduti negli ultimi mesi.