Medical e la sfida al mercato di Molfetta: rinnovarsi nel solco della tradizione
Un viaggio fra passato e futuro dell'attività
domenica 30 giugno 2019
11.08
Un'attività storica che, in un momento di flessione per le attività commerciali tradizionali, al posto di lasciare raddoppia. Stiamo parlando di Medical, che accetta le nuove sfide di mercato con un nuovo punto vendita più grande, ricco, e adeguato ai nuovi trand del retail, con inoltre un rebranding da Medical a Carisma by Medical. Consolidato il rapporto con il cliente a cui viene sempre offerta quella a possibilità di interazione diversa da quella dei grandi centri commerciali, con l'accesso diretto al consulto tecnico per l'acquisto dei prodotti. Da oltre 40 anni Medical si occupa di produzione e rivendita di articoli e ausili ortopedici, con cortesia e professionalità, ricercando assiduamente le soluzioni migliori e su misura per la cura e la correzione delle patologie ortopediche. Inizialmente sviluppata solo nella vendita degli articoli medicali, Medical ha visto il suo slancio dopo l'ingresso del Dott. Sergio Squeo, Tecnico Ortopedico, che si è impegnato nella crescita dell'azienda, ormai diventata unica struttura locale convenzionata con l'Asl e l'Inail. E non solo: dall'esperienza di Medical Ortopedia nasce Medical Sanitaria, negozio specializzato nella vendita di articoli sanitari, calzature, intimo e corsetteria.
Per saperne di più in merito al passato di questa attività molfettese, abbiamo contattato la signora Mariella Calvario, storica proprietaria del negozio. Con quali principi è nata l'attività negli Anni Settanta? «Medical è nata per dare alla città un servizio che il mercato, in quel momento storico, non offriva. All'epoca non c'era capillarità nella distribuzione dei prodotti sanitari e la clientela era spesso obbligata a raggiungere altre città per fare acquisti di questo tipo». Come è cambiata la clientela nel corso di questi decenni? «La clientela, man mano, è diventata più esigente, il che ha rappresentato per noi un motivo di crescita professionale, spingendoci a ricercare prodotti più specialistici, consoni e funzionali alle richieste dei nostri interlocutori». L'attività ha attraversato qualche momento difficile, come altre nel centro di Molfetta? «Direi di sì: anche Medical ha risentito della crisi economica che da oltre 10 anni imperversa in maniera trasversale nel nostro Paese. Questo, però, non ci ha fatto demordere, anzi ci ha spinto ad essere più professionali, competitivi ed attenti nella ricerca di prodotti da proporre ai nostri clienti, con un rapporto qualità/prezzo ancor più vantaggioso».
Ritiene ancora possibile una vendita tradizionale diversa da quella dei grandi centri commerciali? «Assolutamente sì, penso che i tempi siano maturi per proporsi come alternativa vincente rispetto ai centri commerciali, grandi cattedrali spersonalizzate, dove il cliente viene visto come fosse un numero e l'esperienza d'acquisto si traduce in un anonimo, freddissimo take away. La nostra visione di commercio di vicinato si basa invece sul rapporto umano e sulla necessità di instaurare un legame con i nostri interlocutori basato sulla fiducia. Quando il cliente entra in negozio deve sentirsi a casa e trovare un ambiente "protetto" e rilassante, dove poter ricevere i giusti consigli». Sono cambiate le logiche di mercato nel tempo? Se sì, come? «Ovviamente sì, i mutamenti legati alla globalizzazione sono sotto gli occhi di tutti: a partire dagli anni Ottanta, le logiche tradizionali di mercato sono stata stravolte. Prima con l'avvento delle grandi catene e dei centri commerciali, adesso con l'arrivo prepotente dell'e-commerce ad opera di colossi come Amazon o Alibabà. A fronte di questa estrema spersonalizzazione dell'esperienza d'acquisto noi crediamo più che mai nel valore della relazione fra gli individui e nella possibilità di ricevere supporto e ascolto da persone in carne ed ossa, competenti, flessibili e realmente preparate».
Per saperne di più in merito al passato di questa attività molfettese, abbiamo contattato la signora Mariella Calvario, storica proprietaria del negozio. Con quali principi è nata l'attività negli Anni Settanta? «Medical è nata per dare alla città un servizio che il mercato, in quel momento storico, non offriva. All'epoca non c'era capillarità nella distribuzione dei prodotti sanitari e la clientela era spesso obbligata a raggiungere altre città per fare acquisti di questo tipo». Come è cambiata la clientela nel corso di questi decenni? «La clientela, man mano, è diventata più esigente, il che ha rappresentato per noi un motivo di crescita professionale, spingendoci a ricercare prodotti più specialistici, consoni e funzionali alle richieste dei nostri interlocutori». L'attività ha attraversato qualche momento difficile, come altre nel centro di Molfetta? «Direi di sì: anche Medical ha risentito della crisi economica che da oltre 10 anni imperversa in maniera trasversale nel nostro Paese. Questo, però, non ci ha fatto demordere, anzi ci ha spinto ad essere più professionali, competitivi ed attenti nella ricerca di prodotti da proporre ai nostri clienti, con un rapporto qualità/prezzo ancor più vantaggioso».
Ritiene ancora possibile una vendita tradizionale diversa da quella dei grandi centri commerciali? «Assolutamente sì, penso che i tempi siano maturi per proporsi come alternativa vincente rispetto ai centri commerciali, grandi cattedrali spersonalizzate, dove il cliente viene visto come fosse un numero e l'esperienza d'acquisto si traduce in un anonimo, freddissimo take away. La nostra visione di commercio di vicinato si basa invece sul rapporto umano e sulla necessità di instaurare un legame con i nostri interlocutori basato sulla fiducia. Quando il cliente entra in negozio deve sentirsi a casa e trovare un ambiente "protetto" e rilassante, dove poter ricevere i giusti consigli». Sono cambiate le logiche di mercato nel tempo? Se sì, come? «Ovviamente sì, i mutamenti legati alla globalizzazione sono sotto gli occhi di tutti: a partire dagli anni Ottanta, le logiche tradizionali di mercato sono stata stravolte. Prima con l'avvento delle grandi catene e dei centri commerciali, adesso con l'arrivo prepotente dell'e-commerce ad opera di colossi come Amazon o Alibabà. A fronte di questa estrema spersonalizzazione dell'esperienza d'acquisto noi crediamo più che mai nel valore della relazione fra gli individui e nella possibilità di ricevere supporto e ascolto da persone in carne ed ossa, competenti, flessibili e realmente preparate».