Maxi processo per mafia a Bari, tra gli imputati anche Roberto De Blasio
L'imprenditore è l'ex vice presidente dell'associazione Fai-Antiracket di Molfetta
martedì 22 gennaio 2019
Il gip del Tribunale di Bari ha emesso il decreto di giudizio immediato nei confronti di 100 persone, tutte presunte affiliate ai clan Diomede-Mercante e Capriati di Bari, accusate di associazione mafiosa, tentati omicidi, armi, rapine, furti, lesioni personali e sequestro di persona.
L'indagine vede tra gli imputati, oltre ai capi storici dei due clan, i boss Giuseppe Mercante e Nicola Diomede, il pluripregiudicato di Bitonto Domenico Conte in qualità di referente dei Capriati (il quale rischia un'altra condanna a 20 anni di reclusione per l'omicidio di Anna Rosa Tarantino, avvenuto il 30 dicembre 2017), l'imprenditore Roberto De Blasio, ex vice presidente dell'associazione Fai-Antiracket di Molfetta (espulso dopo l'arresto nel giugno scorso) e titolare di un'agenzia di vigilanza privata.
Grazie anche alle dichiarazioni di 50 collaboratori di giustizia, gli inquirenti hanno ricostruito le ramificazioni dei due clan. Il processo comincerà il 5 marzo 2019.
L'indagine vede tra gli imputati, oltre ai capi storici dei due clan, i boss Giuseppe Mercante e Nicola Diomede, il pluripregiudicato di Bitonto Domenico Conte in qualità di referente dei Capriati (il quale rischia un'altra condanna a 20 anni di reclusione per l'omicidio di Anna Rosa Tarantino, avvenuto il 30 dicembre 2017), l'imprenditore Roberto De Blasio, ex vice presidente dell'associazione Fai-Antiracket di Molfetta (espulso dopo l'arresto nel giugno scorso) e titolare di un'agenzia di vigilanza privata.
Grazie anche alle dichiarazioni di 50 collaboratori di giustizia, gli inquirenti hanno ricostruito le ramificazioni dei due clan. Il processo comincerà il 5 marzo 2019.