Mauro Binetti scende in campo con "Molfetta Nostra" per Mastropasqua sindaco
Il candidato al Consiglio comunale si presenta alla cittadinanza
martedì 3 maggio 2022
Mauro Binetti, volto noto della gioventù politica molfettese, è pronto a scendere in campo per le prossime elezioni comunali con la lista civica "Molfetta Nostra" a sostegno della candidatura come sindaco di Pietro Mastropasqua. Classe 1993 ma con alle spalle già una duratura esperienza nell'ambito politico, è laureato in Filosofia presso l'Università di Tor Vergata a Roma e attualmente lavora come docente di storia e filosofia. Inoltre, da anni è impegnato nel mondo del volontariato e dell'associazionismo, prima con l'associazione "Condivisione Italia" e poi con "Symposium".
Con un passato da Coordinatore, prima locale e poi nazionale, di Forza Italia Giovani, Mauro Binetti ha deciso di presentare brevemente alcuni ideali che hanno caratterizzato il suo percorso politico e di studi oltre alla scelta di candidarsi come Consigliere comunale alle prossime elezioni: «Il mio percorso di formazione ha avuto una svolta dal punto di vista umano e di pensiero quando nel 2004 sono entrato a far parte della comunità del Seminario Vescovile di Molfetta dove ho imparato ad essere una persona dinamica e determinata. Questa esperienza ha contribuito soprattutto alla mia forma mentis e dunque alla mia predilezione per le discipline filosofiche e storiche».
«Fin dall'adolescenza ho coltivato la passione per la politica che ritengo un campo tanto difficile quanto affascinante perché permette di lasciare il segno in modo tangibile all'interno di una realtà locale. Riuscendo a comprendere meccanismi e dinamiche di questo ambito ho potuto ritagliarmi uno spazio importante, culminato nei mesi scorsi con la nomina ricevuta direttamente da Antonio Decaro come membro del Comitato di Gestione delle attività e controllo dei fenomeni discriminatori sociali per la Città Metropolitana di Bari».
«Ascoltare dai giovani frasi legate alla sfiducia verso la politica è deprimente per quei giovani che, come me, nella politica ci credono ancora. Quello stereotipo riesce purtroppo a descrivere perfettamente la relazione tra il mondo giovanile e la politica nel nostro presente. Si tratta di un rapporto stentato che denota sofferenza, tanto da rendere arduo affrontare con i giovani qualsiasi tema politico, soprattutto in un momento in cui il futuro non può che essere a tinte fosche per le nuove generazioni».
«I giovani che coltivano degli ideali politici sono sempre meno e non vengono spronati a farlo. La strada da percorrere non è facile, ma ciò non significa che si debba rinunciare a priori. Gli strumenti per offrire una iniezione di fiducia alle nuove generazioni ci sono tutti: innanzitutto, occorre recuperare il senso della collettività, perché solo comprendendo l'importanza del proprio rapporto con gli altri e del proprio contributo all'interno della società si potrà generare ottimismo nei confronti della politica, (intesa come) strumento di sostegno alla società stessa».
«Una seconda strada da seguire è, a mio modo di vedere, quella di restituire "bellezza" alla politica, svestendola di quegli abiti e di quelle usanze che la rendono una pratica irrimediabilmente perversa e disonesta. Non per ultimi, il web ed internet, da intendersi come agorà di discussione virtuale: una piazza in cui scambiarsi opinioni su temi cari all'universo giovanile. La rete potrebbe essere uno strumento dialogico e relazionale che permetta alla politica di riavvicinare giovani lontani, distaccati e disinformati, un luogo in cui re-instaurare il dialogo tra giovani e politica, moltiplicare le occasioni di confronto, garantire processi decisionali democratici e partecipati».
«Ho tanta voglia di mettermi in gioco in questa nuova sfida per la mia Molfetta, perché penso che la politica, intesa nel suo valore più intrinseco, possa davvero essere decisiva per il futuro di una realtà con tanto potenziale come la nostra. Invito chiunque sia interessato al mio percorso a seguirmi sui miei canali social dove comunicherò punti programmatici ed eventi».
Pagina Facebook: https://www.facebook.com/maurobinetti.molfettanostra.
Pagina Instagram: https://www.instagram.com/maurobinetti_molfettanostra/.
Con un passato da Coordinatore, prima locale e poi nazionale, di Forza Italia Giovani, Mauro Binetti ha deciso di presentare brevemente alcuni ideali che hanno caratterizzato il suo percorso politico e di studi oltre alla scelta di candidarsi come Consigliere comunale alle prossime elezioni: «Il mio percorso di formazione ha avuto una svolta dal punto di vista umano e di pensiero quando nel 2004 sono entrato a far parte della comunità del Seminario Vescovile di Molfetta dove ho imparato ad essere una persona dinamica e determinata. Questa esperienza ha contribuito soprattutto alla mia forma mentis e dunque alla mia predilezione per le discipline filosofiche e storiche».
«Fin dall'adolescenza ho coltivato la passione per la politica che ritengo un campo tanto difficile quanto affascinante perché permette di lasciare il segno in modo tangibile all'interno di una realtà locale. Riuscendo a comprendere meccanismi e dinamiche di questo ambito ho potuto ritagliarmi uno spazio importante, culminato nei mesi scorsi con la nomina ricevuta direttamente da Antonio Decaro come membro del Comitato di Gestione delle attività e controllo dei fenomeni discriminatori sociali per la Città Metropolitana di Bari».
«Ascoltare dai giovani frasi legate alla sfiducia verso la politica è deprimente per quei giovani che, come me, nella politica ci credono ancora. Quello stereotipo riesce purtroppo a descrivere perfettamente la relazione tra il mondo giovanile e la politica nel nostro presente. Si tratta di un rapporto stentato che denota sofferenza, tanto da rendere arduo affrontare con i giovani qualsiasi tema politico, soprattutto in un momento in cui il futuro non può che essere a tinte fosche per le nuove generazioni».
«I giovani che coltivano degli ideali politici sono sempre meno e non vengono spronati a farlo. La strada da percorrere non è facile, ma ciò non significa che si debba rinunciare a priori. Gli strumenti per offrire una iniezione di fiducia alle nuove generazioni ci sono tutti: innanzitutto, occorre recuperare il senso della collettività, perché solo comprendendo l'importanza del proprio rapporto con gli altri e del proprio contributo all'interno della società si potrà generare ottimismo nei confronti della politica, (intesa come) strumento di sostegno alla società stessa».
«Una seconda strada da seguire è, a mio modo di vedere, quella di restituire "bellezza" alla politica, svestendola di quegli abiti e di quelle usanze che la rendono una pratica irrimediabilmente perversa e disonesta. Non per ultimi, il web ed internet, da intendersi come agorà di discussione virtuale: una piazza in cui scambiarsi opinioni su temi cari all'universo giovanile. La rete potrebbe essere uno strumento dialogico e relazionale che permetta alla politica di riavvicinare giovani lontani, distaccati e disinformati, un luogo in cui re-instaurare il dialogo tra giovani e politica, moltiplicare le occasioni di confronto, garantire processi decisionali democratici e partecipati».
«Ho tanta voglia di mettermi in gioco in questa nuova sfida per la mia Molfetta, perché penso che la politica, intesa nel suo valore più intrinseco, possa davvero essere decisiva per il futuro di una realtà con tanto potenziale come la nostra. Invito chiunque sia interessato al mio percorso a seguirmi sui miei canali social dove comunicherò punti programmatici ed eventi».
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