Mario Cipollini racconta i suoi giorni tra Molfetta e Giovinazzo
Il campione scrive su Facebook: «Una grande e intensa emozione»
sabato 15 aprile 2017
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Affida a Facebook il suo omaggio a Molfetta e Giovinazzo Mario Cipollini di ritorno a casa, in Toscana, dopo i giorni trascorsi nelle nostre città per promuovere alcune iniziative legate alla tappa della centesima edizione del Giro d'Italia in programma il 13 maggio prossimo proprio da Molfetta.
E chi meglio di lui: un campionato del mondo, una Milano-Sanremo, tre Gand-Wevelgem, un E3 Harelbeke, quarantadue tappe al Giro d'Italia, dodici al Tour de France (più una cronosquadre) e tre alla Vuelta a España oltre alla classifica a punti al Giro d'Italia ottenuta per tre volte impreziosiscono la sua bacheca.
Ma campioni si diventa anche con umiltà e grandi doti umane, proprio quelle che lo stesso Cipollini ha mostrato nella nostra terra ancora una volta. Sempre sorridente, sempre disponibile, sempre pronto a raccontarsi e a trasmettere quella passione innata per la bicicletta.
«Mi hanno portato in giro, per le strade, le piazze e le scuole: era da un pò di tempo che non mi sentivo così!», racconta, menzionando anche Loredana Lezoche, presidente del Comitato di tappa di Molfetta e Tommaso Depalma, sindaco di Giovinazzo.
«Incontrare i bambini delle elementari ed i ragazzi delle medie (nello specifico, nella Poli) mi ha regalato un'emozione intensa ....diversa da quelle della mia vita. Prendere la parola raccontando a loro cosa è stato il mio percorso di vita inseguendo un sogno con la mia bicicletta, spiegando i sacrifici, le sconfitte, le vittorie le cadute ...insomma tutto ciò che c'è nella vita di un ciclista, beh, tutto questo mi ha emozionato. Avere centinaia di ragazzi di fronte in un'immensa sala e sentire che il rumore di fondo del loro chiacchiericcio si abbassa costantemente fino a raggiungere il silenzio totale tanto da dover io abbassare il mio tono di voce, percepire i loro sguardi e la loro attenzione, entrare in contatto con loro è stata veramente una grande ed intensa emozione», spiega ancora il campione.
E non manca poi un pensiero anche a tante ricchezze del nostro territorio: dalla cucina ai nostri monumenti e paesaggi.
«Vedere luoghi straordinari, che noi italiani dobbiamo essere fieri di avere e voi pugliesi dovete essere orgogliosi di aver creato tutto ciò e saperlo mantenere splendidamente».
E chi meglio di lui: un campionato del mondo, una Milano-Sanremo, tre Gand-Wevelgem, un E3 Harelbeke, quarantadue tappe al Giro d'Italia, dodici al Tour de France (più una cronosquadre) e tre alla Vuelta a España oltre alla classifica a punti al Giro d'Italia ottenuta per tre volte impreziosiscono la sua bacheca.
Ma campioni si diventa anche con umiltà e grandi doti umane, proprio quelle che lo stesso Cipollini ha mostrato nella nostra terra ancora una volta. Sempre sorridente, sempre disponibile, sempre pronto a raccontarsi e a trasmettere quella passione innata per la bicicletta.
«Mi hanno portato in giro, per le strade, le piazze e le scuole: era da un pò di tempo che non mi sentivo così!», racconta, menzionando anche Loredana Lezoche, presidente del Comitato di tappa di Molfetta e Tommaso Depalma, sindaco di Giovinazzo.
«Incontrare i bambini delle elementari ed i ragazzi delle medie (nello specifico, nella Poli) mi ha regalato un'emozione intensa ....diversa da quelle della mia vita. Prendere la parola raccontando a loro cosa è stato il mio percorso di vita inseguendo un sogno con la mia bicicletta, spiegando i sacrifici, le sconfitte, le vittorie le cadute ...insomma tutto ciò che c'è nella vita di un ciclista, beh, tutto questo mi ha emozionato. Avere centinaia di ragazzi di fronte in un'immensa sala e sentire che il rumore di fondo del loro chiacchiericcio si abbassa costantemente fino a raggiungere il silenzio totale tanto da dover io abbassare il mio tono di voce, percepire i loro sguardi e la loro attenzione, entrare in contatto con loro è stata veramente una grande ed intensa emozione», spiega ancora il campione.
E non manca poi un pensiero anche a tante ricchezze del nostro territorio: dalla cucina ai nostri monumenti e paesaggi.
«Vedere luoghi straordinari, che noi italiani dobbiamo essere fieri di avere e voi pugliesi dovete essere orgogliosi di aver creato tutto ciò e saperlo mantenere splendidamente».