Maralfa punta la sua attenzione sui cantieri navali

Il candidato sindaco di Area pubblica inizia i suoi incontri proprio dalla storia della città

domenica 4 giugno 2017 0.17
A cura di Rosanna Buzzerio
Cantieri navali. Un pezzo di storia, di tradizione della nostra città, il cuore pulsante della marineria molfettese.

Indiscutibile la professionalità e l'eccellenza dei maestri d'ascia, riconosciuta a livello nazionale e internazionale.

Il loro sequestro, un fulmine a ciel sereno per gli addetti ai lavori e non solo.

E' proprio da questo scorcio di città che il candidato sindaco di Area pubblica, Bepi Maralfa, ha voluto incominciare il suo ciclo di incontri con la città.

Si è trattato di un incontro franco in cui tutti hanno potuto dire la propria, hanno potuto raccontare le proprie storie, il proprio vissuto: dai fasti di una marineria invidiata, dei cantieri che lavoravano, e poi il declino e di come una tradizione come quella di maestri d'ascia molfettesi è fortemente in pericolo, una cultura tramandata di padre in figlio che rischia di terminare, perché lavorare sui cantieri o sui pescherecci è diventato un sacrificio non da poco, la difficoltà di trovare personale qualificato.

Non bisogna dimenticare che i cantieri navali non vivono di vita propria, ma creano tutto un indotto legato alla costruzione e manutenzione dei natanti da pesca o da diporto.

E' stato un atteggiamento di ascolto quello di Maralfa che ha voluto ascoltare tutte le istanze degli operatori del settore e della marineria, ma anche di incoraggiamento: «non abbiamo la bacchetta magica, sicuramente occorre ripartire dalla riqualificazione della zona».

Ciò che è emerso chiaro durante l'incontro è la necessità non solo di riqualificare l'area dei cantieri, ma anche tutelare le professionalità che rischiano di perdersi, pur facendo parte del dna dei molfettesi.

Ai racconti degli operatori del settore, si susseguono i ricordi degli abitanti del quartiere che vivono in simbiosi con i cantieri. C'era chi ha raccontato del tempo in cui tanti operai vi lavoravano, del vedere prima gli scheletri e poi nascere sotto i proprio occhi i pescherecci.

Attento il candidato sindaco Maralfa a cercare di dare soluzioni ad un'area storica della città, «da quanto detto è evidente che vi è stata una assenza di confronto fra gli operatori del settore e Comune». C'è da precisare che le strutture dei cantieri sono di proprietà comunale.

Rimanendo in tema Maralfa afferma: «non intendo fare promesse da marinaio, ma bisogna guardare avanti, facendo tesoro non solo delle parole ascoltate, ma anche dagli errori del passato, dettati per quello che riguarda la mia amministrazione spesso dall'inesperienza». L'invito di Maralfa è «di avere una cabina di regia affinché gli operatori possono confrontarsi con il Comune».