Manifestazione di protesta da parte del gruppo "No al circo a Molfetta"
La nota: «Invitiamo i cittadini a non sovvenzionare questi spettacoli»
sabato 26 novembre 2022
10.06
Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota a firma del Gruppo "NO AL CIRCO A MOLFETTA" esprime totale disapprovazione all'attendamento in città dei circhi che si servono di animali per i loro spettacoli, in quanto si dichiara contrario al loro sfruttamento.
«Ieri sera una rappresentanza del Gruppo, come già avvenuto lo scorso maggio in occasione dell'arrivo in città di un altro circo,, ha condotto la sua protesta pacifica, con slogan e cartelloni invitando la cittadinanza a riflettere sui metodi utilizzati dai domatori per sottomettere gli animali selvatici e ha spinto ad ipotizzare forme di intrattenimento non lesive verso la dignità e la libertà degli animali. Gli animali dei circhi itineranti sono costretti a vivere lontani dal loro habitat naturale e dai loro simili, in condizioni di reclusione, ammaestrati per compiere gesti innaturali e contronatura che provocano sofferenza e frustrazione negli stessi».
«Gli attivisti contestano il beneficio educativo verso i bambini poiché è erroneo far credere loro che il loro comportamento in apparenza divertente sia frutto di un ammaestramento naturale, non indice di sofferenza e privo di un scopo puramente lucrativo. Molti paesi europei hanno già abolito lo sfruttamento degli animali nel circo, ma l'Italia non ha ancora raggiunto tale obiettivo. Si invita la parte della cittadinanza che tiene al benessere degli animali a non sovvenzionare questi metodi crudeli e a partecipare alle manifestazioni di dissenso».
«Ieri sera una rappresentanza del Gruppo, come già avvenuto lo scorso maggio in occasione dell'arrivo in città di un altro circo,, ha condotto la sua protesta pacifica, con slogan e cartelloni invitando la cittadinanza a riflettere sui metodi utilizzati dai domatori per sottomettere gli animali selvatici e ha spinto ad ipotizzare forme di intrattenimento non lesive verso la dignità e la libertà degli animali. Gli animali dei circhi itineranti sono costretti a vivere lontani dal loro habitat naturale e dai loro simili, in condizioni di reclusione, ammaestrati per compiere gesti innaturali e contronatura che provocano sofferenza e frustrazione negli stessi».
«Gli attivisti contestano il beneficio educativo verso i bambini poiché è erroneo far credere loro che il loro comportamento in apparenza divertente sia frutto di un ammaestramento naturale, non indice di sofferenza e privo di un scopo puramente lucrativo. Molti paesi europei hanno già abolito lo sfruttamento degli animali nel circo, ma l'Italia non ha ancora raggiunto tale obiettivo. Si invita la parte della cittadinanza che tiene al benessere degli animali a non sovvenzionare questi metodi crudeli e a partecipare alle manifestazioni di dissenso».