Maltempo in città, Coldiretti: «Danni incalcolabili a ciliegie e ortaggi»
Il giorno dopo la violenta grandinata: pesanti i danni per l'agricoltura
sabato 21 maggio 2016
Forti temporali si sono abbattuti sulla Puglia nel primo pomeriggio di ieri. E a Molfetta si è verificata una violenta grandinata che ha provocato disagi alla viabilità fuori dai centri abitati, soprattutto lungo le strade extraurbane.
La Coldiretti Puglia in una nota esprime «preoccupazione» per i danni che l'ondata di maltempo sta provocando nelle campagne, per le ciliegie ma anche per i vigneti scoperti e per gli ortaggi in piena aria. «Non c'è tregua quest'anno per le ciliegie - dice il presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele - a causa del clima impazzito che ha rovinato prima le varietà precoci e ora sta spaccando la ciliegia Ferrovia».
«Si tratta di eventi calamitosi di eccezionale gravità che necessitano di risposte concrete quanto tempestive. E proprio in questi momenti di emergenza - continua Cantele - è fondamentale riconoscere agli imprenditori agricoli un ruolo incisivo nella gestione del territorio, dell'ambiente e delle aree rurali, perché grazie alla cura che hanno del territorio i fenomeni metereologici di tale gravità non hanno effetti ancor più drammatici a carico della collettività».
«Non è stato rirparmiato praticamente alcun comune - aggiunge il direttore di Coldiretti Bari, Marino Pilati - da Corato, Molfetta, Bisceglie fino a Turi, Castellana, Putignano. Si è formata una coltre di grandine alta fino a 20 centimetri. Oltre ai danni incalcolabili su ciliegie e ortaggi, sono in difficoltà le aziende zootecniche perché il foraggio per l'alimentazione degli animali era stato appena sfalciato e risulta inutilizzabile».
A Molfetta, invece, i maggiori danni, dopo aver contattato le Guardie Campestri, si segnalano proprio per le ciliegie, le nespole, le pesche e le albicocche, già pronte per essere raccolte. La grandine e la forte pioggia che ha allagato i campi, ha provocato anche problemi per le colture orticole.
Il clima impazzito, ormai una costante in Puglia, determina - secondo Coldiretti - «la maturazione precoce dei prodotti agricoli e la conseguente caduta libera dei prezzi in campagna. Mandorli e peschi in fiore a febbraio. Mimose già pronte a gennaio. Maturazione contemporanea degli ortaggi in autunno. Il caldo anomalo e le precipitazioni violente rischiano ormai ogni anno di incrinare l'andamento del settore agricolo pugliese».
La Coldiretti Puglia in una nota esprime «preoccupazione» per i danni che l'ondata di maltempo sta provocando nelle campagne, per le ciliegie ma anche per i vigneti scoperti e per gli ortaggi in piena aria. «Non c'è tregua quest'anno per le ciliegie - dice il presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele - a causa del clima impazzito che ha rovinato prima le varietà precoci e ora sta spaccando la ciliegia Ferrovia».
«Si tratta di eventi calamitosi di eccezionale gravità che necessitano di risposte concrete quanto tempestive. E proprio in questi momenti di emergenza - continua Cantele - è fondamentale riconoscere agli imprenditori agricoli un ruolo incisivo nella gestione del territorio, dell'ambiente e delle aree rurali, perché grazie alla cura che hanno del territorio i fenomeni metereologici di tale gravità non hanno effetti ancor più drammatici a carico della collettività».
«Non è stato rirparmiato praticamente alcun comune - aggiunge il direttore di Coldiretti Bari, Marino Pilati - da Corato, Molfetta, Bisceglie fino a Turi, Castellana, Putignano. Si è formata una coltre di grandine alta fino a 20 centimetri. Oltre ai danni incalcolabili su ciliegie e ortaggi, sono in difficoltà le aziende zootecniche perché il foraggio per l'alimentazione degli animali era stato appena sfalciato e risulta inutilizzabile».
A Molfetta, invece, i maggiori danni, dopo aver contattato le Guardie Campestri, si segnalano proprio per le ciliegie, le nespole, le pesche e le albicocche, già pronte per essere raccolte. La grandine e la forte pioggia che ha allagato i campi, ha provocato anche problemi per le colture orticole.
Il clima impazzito, ormai una costante in Puglia, determina - secondo Coldiretti - «la maturazione precoce dei prodotti agricoli e la conseguente caduta libera dei prezzi in campagna. Mandorli e peschi in fiore a febbraio. Mimose già pronte a gennaio. Maturazione contemporanea degli ortaggi in autunno. Il caldo anomalo e le precipitazioni violente rischiano ormai ogni anno di incrinare l'andamento del settore agricolo pugliese».