Macabro ritrovamento sulla costa di Molfetta: trovata stenella mutilata
Il piccolo cetaceo è stato rinvenuto senza vita e con profonde ferite
sabato 19 aprile 2025
20.23
Un esemplare di stenella, un piccolo cetaceo appartenente alla famiglia dei delfinidi, è stato ritrovato spiaggiato nei pressi dell'ex albergo Tritone, lungo il litorale di Molfetta, a circa 50 metri dalla rotonda del lungomare in direzione Giovinazzo. L'animale, della lunghezza di circa 180 cm, presentava segni evidenti di gravi mutilazioni.
Secondo quanto riferito da Pasquale Salvemini del WWF Molfetta, la stenella era sprovvista della pinna caudale. «L'animale – ha dichiarato – è stato colpito con un grosso coltello, riportando una lunga ferita, e la pinna caudale è stata tranciata».
Le analisi condotte de visu fanno temere il peggio: «La ferita sembra essere stata inferta quando il delfino era ancora in vita. L'animale appare molto anemico, il che lascia supporre che possa essere stato eviscerato da vivo».
Sul posto sono prontamente intervenuti i militari della Capitaneria di Porto di Molfetta, i veterinari dell'ASL Bari, il personale del Centro Recupero Tartarughe Marine WWF di Molfetta e i tecnici dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Foggia (IZS). Tutti stanno collaborando per effettuare i rilievi necessari e avviare gli accertamenti del caso.
Il macabro ritrovamento ha suscitato sconcerto e indignazione. Le autorità competenti sono al lavoro per chiarire le circostanze di questa tragica vicenda, che richiama l'urgenza di una maggiore tutela della fauna marina.
Secondo quanto riferito da Pasquale Salvemini del WWF Molfetta, la stenella era sprovvista della pinna caudale. «L'animale – ha dichiarato – è stato colpito con un grosso coltello, riportando una lunga ferita, e la pinna caudale è stata tranciata».
Le analisi condotte de visu fanno temere il peggio: «La ferita sembra essere stata inferta quando il delfino era ancora in vita. L'animale appare molto anemico, il che lascia supporre che possa essere stato eviscerato da vivo».
Sul posto sono prontamente intervenuti i militari della Capitaneria di Porto di Molfetta, i veterinari dell'ASL Bari, il personale del Centro Recupero Tartarughe Marine WWF di Molfetta e i tecnici dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Foggia (IZS). Tutti stanno collaborando per effettuare i rilievi necessari e avviare gli accertamenti del caso.
Il macabro ritrovamento ha suscitato sconcerto e indignazione. Le autorità competenti sono al lavoro per chiarire le circostanze di questa tragica vicenda, che richiama l'urgenza di una maggiore tutela della fauna marina.