Macabra scoperta a Molfetta: testa di bovino mozzata nella zona Asi
Non si esclude alcuna pista. L'episodio è stato segnalato ai Carabinieri che indagano per spiegare il macabro gesto
sabato 14 marzo 2020
15.28
Un messaggio oscuro oppure un macabro scherzo, ma di certo un episodio particolarmente stomachevole. Una testa di bovino mozzata è stata rinvenuta in un terreno agricolo in località San Lorenzo, nella zona Asi. Un avvertimento, un caso di macellazione clandestina o uno scherzo di cattivo gusto?
La macabra scoperta è stata fatta dal proprietario del fondo agricolo, che ha notato la testa mozzata del bovino, ed ha segnalato l'episodio ai Carabinieri ed alla Polizia Locale: nella denuncia è stata segnalata anche la presenza di un campo nomadi a circa 200 metri dal luogo del macabro ritrovamento. «La coincidente circostanza - denuncia il Liberatorio Politico - potrebbe far ipotizzare ad una pratica, non nuova, di macellazione abusiva».
«In questo momento, non è possibile che ci sia un campo nomadi di cui non si conosce la provenienza». Ma se il ritrovamento della testa di bovino mozzata non avesse alcun collegamento con loro, una pista d'indagine alternativa potrebbe essere ancor più preoccupante. Qualcuno, infatti, potrebbe aver voluto lasciare un messaggio al proprietario che ora i Carabinieri stanno cercando di interpretare. L'obiettivo è quello di risalire all'autore del vile gesto.
«Il conduttore del terreno che ha denunciato il ritrovamento - stando a quanto denuncia il movimento di Matteo d'Ingeo - ha subito nello scorso anno e nell'ultimo decennio altri atti intimidatori con incendi di alberi e distruzione di contatore e centralina elettrica dell'impianto irriguo in altri terreni di proprietà».
La macabra scoperta è stata fatta dal proprietario del fondo agricolo, che ha notato la testa mozzata del bovino, ed ha segnalato l'episodio ai Carabinieri ed alla Polizia Locale: nella denuncia è stata segnalata anche la presenza di un campo nomadi a circa 200 metri dal luogo del macabro ritrovamento. «La coincidente circostanza - denuncia il Liberatorio Politico - potrebbe far ipotizzare ad una pratica, non nuova, di macellazione abusiva».
«In questo momento, non è possibile che ci sia un campo nomadi di cui non si conosce la provenienza». Ma se il ritrovamento della testa di bovino mozzata non avesse alcun collegamento con loro, una pista d'indagine alternativa potrebbe essere ancor più preoccupante. Qualcuno, infatti, potrebbe aver voluto lasciare un messaggio al proprietario che ora i Carabinieri stanno cercando di interpretare. L'obiettivo è quello di risalire all'autore del vile gesto.
«Il conduttore del terreno che ha denunciato il ritrovamento - stando a quanto denuncia il movimento di Matteo d'Ingeo - ha subito nello scorso anno e nell'ultimo decennio altri atti intimidatori con incendi di alberi e distruzione di contatore e centralina elettrica dell'impianto irriguo in altri terreni di proprietà».