Luigi Roselli: "E' la città che sta dimissionando questa amministrazione"
Il centrodestra cittadino commenta così le dimissioni di Natalicchio
lunedì 2 maggio 2016
15.42
"Si chiude una stagione politica buia e del tutto sterile per Molfetta". Luigi Roselli, consigliere comunale del centrodestra, insieme a Carmela Minuto esponente vicino alle posizioni del senatore Antonio Azzollini, commenta così la notizia delle dimissioni del sindaco Paola Natalicchio. "Questo 'piccolo' sindaco , come si è sempre definita lei, alla fine si è davvero rivelato un sindaco piccolo capace fino all'ultimo momento di seppellire la città di inutili parole".
"E' evidente - aggiunge Roselli - che in queste ore Paola Natalicchio stia tentando di costruirsi il mito della 'vittima', stia provando cioè ancora una volta di far passare il racconto dei buoni e dei cattivi. Ma è una storia che ormai non funziona più. La gente l'ha capito e non ci cascherà di nuovo: la verità è che questo sindaco non solo ha perso la fiducia in consiglio comunale, ma ha perso la fiducia soprattutto all'interno della città. Nelle famiglie, nelle aziende, nei negozi, nelle associazioni, l'illusione della novità è finita".
"Oggi Paola Natalicchio non è più sindaco perché è la città che la sta dimissionando. Basta voltarsi in giro per rendersi conto del vuoto che questa amministrazione sostenuta da Rifondazione Comunista, SeL, Sinistra Italiana e Partito Democratico lascia dietro di sé: opere pubbliche zero, zona industriale paralizzata, urbanistica ferma, commercio nemmeno a parlarne, socialità demolita, sicurezza inesistente, impianti sportivi chiusi, bilancio in pesantissimo deficit, per non dire della lente di ingrandimento dell'Autorità Anticorruzione su alcuni importanti atti amministrativi. Non c'è un risultato positivo che viene in mente pensando a questa amministrazione. Queste sono le vere ragioni di un fallimento che in tre anni di centrosinistra ha fatto solo danni."
"E' evidente - aggiunge Roselli - che in queste ore Paola Natalicchio stia tentando di costruirsi il mito della 'vittima', stia provando cioè ancora una volta di far passare il racconto dei buoni e dei cattivi. Ma è una storia che ormai non funziona più. La gente l'ha capito e non ci cascherà di nuovo: la verità è che questo sindaco non solo ha perso la fiducia in consiglio comunale, ma ha perso la fiducia soprattutto all'interno della città. Nelle famiglie, nelle aziende, nei negozi, nelle associazioni, l'illusione della novità è finita".
"Oggi Paola Natalicchio non è più sindaco perché è la città che la sta dimissionando. Basta voltarsi in giro per rendersi conto del vuoto che questa amministrazione sostenuta da Rifondazione Comunista, SeL, Sinistra Italiana e Partito Democratico lascia dietro di sé: opere pubbliche zero, zona industriale paralizzata, urbanistica ferma, commercio nemmeno a parlarne, socialità demolita, sicurezza inesistente, impianti sportivi chiusi, bilancio in pesantissimo deficit, per non dire della lente di ingrandimento dell'Autorità Anticorruzione su alcuni importanti atti amministrativi. Non c'è un risultato positivo che viene in mente pensando a questa amministrazione. Queste sono le vere ragioni di un fallimento che in tre anni di centrosinistra ha fatto solo danni."