Lotta contro violenza sulle donne: l'iniziativa del "Mons. Bello" di Molfetta
Cento fiori bianchi donati a Corso Umberto dagli studenti del Liceo Artistico
martedì 28 novembre 2023
A distanza di alcuni giorni dal femminicidio di Giulia Cecchettin, la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne del 25 novembre ha un sapore amaro. È una sensazione che andrebbe conservata a lungo affinché si possa cambiare quella cultura arcaica responsabile di atti di violenza sulle donne.
«I "mostri" non sono malati, sono figli sani del patriarcato», questo ha detto la sorella di Giulia Cecchettin, aggiungendo: «Per Giulia non fate un minuto di silenzio, per Giulia bruciate tutto».
Con questo spirito, sull'onda di queste dichiarazioni, gli studenti del Liceo Artistico "Mons. A. Bello" di Molfetta hanno affrontato questa Giornata, attraverso il Flash Mob "Neanche con un fiore…questo non è amore!" con un'azione di sensibilizzazione svoltasi venerdì sera lungo il Corso principale della città. Le studentesse si sono rappresentate come vittime di violenza, utilizzando il loro corpo come linguaggio e mezzo d'espressione. Il corpo è diventato protagonista assoluto, considerato insieme soggetto e oggetto, esibito come ribellione verso la dipendenza da qualcuno o da qualcosa, espressione visibile dell'assenza di una forma adulta, altruistica, di amore.
Cento fiori bianchi (uno per ogni Vittima del 2023), simbolo di libertà, di pace, di purificazione, di un nuovo inizio, sono stati offerti dagli studenti agli uomini di passaggio, con un Nome e un Cognome, il giorno e il mese del decesso, contrassegnato sullo stelo.
C'è la volontà di provocare.
C'è la volontà di scuotere le convinzioni, le coscienze, i giudizi in merito a questa crudele e disumana realtà che si replica ciclicamente senza arrestarsi.
C'è la volontà di non restare in silenzio.
L'iniziativa si colloca nell'ambito delle attività dell'Istituto di carattere celebrativo ma anche educativo, con performance, reading, coreografie, videoinstallazioni presso l'Auditorium della scuola in Viale 25 aprile e in città, dal 24 al 27 novembre.
«I "mostri" non sono malati, sono figli sani del patriarcato», questo ha detto la sorella di Giulia Cecchettin, aggiungendo: «Per Giulia non fate un minuto di silenzio, per Giulia bruciate tutto».
Con questo spirito, sull'onda di queste dichiarazioni, gli studenti del Liceo Artistico "Mons. A. Bello" di Molfetta hanno affrontato questa Giornata, attraverso il Flash Mob "Neanche con un fiore…questo non è amore!" con un'azione di sensibilizzazione svoltasi venerdì sera lungo il Corso principale della città. Le studentesse si sono rappresentate come vittime di violenza, utilizzando il loro corpo come linguaggio e mezzo d'espressione. Il corpo è diventato protagonista assoluto, considerato insieme soggetto e oggetto, esibito come ribellione verso la dipendenza da qualcuno o da qualcosa, espressione visibile dell'assenza di una forma adulta, altruistica, di amore.
Cento fiori bianchi (uno per ogni Vittima del 2023), simbolo di libertà, di pace, di purificazione, di un nuovo inizio, sono stati offerti dagli studenti agli uomini di passaggio, con un Nome e un Cognome, il giorno e il mese del decesso, contrassegnato sullo stelo.
C'è la volontà di provocare.
C'è la volontà di scuotere le convinzioni, le coscienze, i giudizi in merito a questa crudele e disumana realtà che si replica ciclicamente senza arrestarsi.
C'è la volontà di non restare in silenzio.
L'iniziativa si colloca nell'ambito delle attività dell'Istituto di carattere celebrativo ma anche educativo, con performance, reading, coreografie, videoinstallazioni presso l'Auditorium della scuola in Viale 25 aprile e in città, dal 24 al 27 novembre.