Lotta alle mafie, gli studenti dell’istituto “Mons. Bello” e il presidio di Libera sul luogo dell’uccisione del sindaco Carnicella
Mercoledì sera studenti e attivisti per ricordare le vittime innocenti della mafia in Puglia
giovedì 26 marzo 2015
15.09
Un momento di riflessione. Ma soprattutto di ricordo nel luogo tristemente simbolo a Molfetta: la scalinata della Chiesa San Bernardino dove venne ucciso il sindaco Gianni Carnicella.
Mercoledì sera si sono ritrovati qui gli attivisti del presidio locale di Libera e tanti studenti dell'istituto professionale "Monsignor Bello" per non spegnere la memoria sulle tante vittime innocenti della mafia in Puglia, a pochi giorni dalla grande marcia di Bologna.
"Facciamo parte di una famiglia allargata, quella della Legalità", hanno urlato i ragazzi.
Ad aprire la manifestazione, organizzata per la ventitreesima giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie, è stato Sergio Amato, tra i coordinatori del presidio di Libera a Molfetta. Poi è stato ascoltato un contributo audio di don Ciotti, registrato proprio nella manifestazione nazionale di qualche giorno fa.
"La verità illumina la giustizia", è stato lo slogan.
Mercoledì sera si sono ritrovati qui gli attivisti del presidio locale di Libera e tanti studenti dell'istituto professionale "Monsignor Bello" per non spegnere la memoria sulle tante vittime innocenti della mafia in Puglia, a pochi giorni dalla grande marcia di Bologna.
"Facciamo parte di una famiglia allargata, quella della Legalità", hanno urlato i ragazzi.
Ad aprire la manifestazione, organizzata per la ventitreesima giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie, è stato Sergio Amato, tra i coordinatori del presidio di Libera a Molfetta. Poi è stato ascoltato un contributo audio di don Ciotti, registrato proprio nella manifestazione nazionale di qualche giorno fa.
"La verità illumina la giustizia", è stato lo slogan.