Lo scorso weekend il Festival dello Scout al parco Baden Powell
Un'occasione per conoscere da vicino il mondo dello scoutismo
martedì 20 giugno 2023
9.09
Far conoscere alla comunità il mondo dello scoutismo. Con questo obiettivo nasce il Festival dello Scout che si è tenuto durante lo scorso weekend al parco urbano Baden Powell di Molfetta. Partecipazione e curiosità da parte della cittadinanza hanno permesso all'evento di rivelarsi un successo.
Sulla base alle fasce d'età, che corrispondono anche ai diversi momenti della proposta educativa scout, il gruppo scout Agesci ha organizzato degli stand informativi e laboratoriali. C'era lo spazio dedicato a lupetti e coccinelle (8-11 anni), quello per esploratori e guide (dalla 2 media al 1 superiore) e infine quello destinato a rover o scolte (terza e ultima fase della proposta educativa scout).
I presenti hanno potuto avvicinarsi al gergo scout, ma anche comprendere lo spirito con cui le attività vengono svolte. Un esempio di laboratorio proposto è stato quello di far scrivere ai presenti il cartellone con le B.A. che sta per "buone azioni".
Altro concetto presentato è quello della preda, ossia un impegno concreto che il lupetto è chiamato ad assumere durante il proprio percorso e che possono spaziare dalla pazienza sino alle attività manuali. Ai presenti sono stata proposta attività sul tema della pazienza, come il castello di carte della pazienza, un gioco sull'ordine, nel è stato chiesto di riporre degli oggetti in una borsa e uno sulle abilità manuali, che prevedeva la realizzazione di origami.
Non sono mancate nozioni inerenti al reparto, quali l'azione di montare una tenda e la spiegazione della "veglia delle armi", ossia il momento in cui nel percorso formativo lupetti e coccinelle entrano a far parte del reparto. Diversi anche i racconti delle imprese svolte dai reparti nel corso dell'anno.
È stato fatto anche un excursus sul mondo dei più grandi, che rappresentano i clan (fino ai 21 anni) e le comunità, ossia tutti coloro che, a completamento del percorso personale, scelgono di educare i più piccoli.
Un pomeriggio diverso per scoprire una realtà educativa che può diventare un punto di riferimento per bambini e giovani.
Sulla base alle fasce d'età, che corrispondono anche ai diversi momenti della proposta educativa scout, il gruppo scout Agesci ha organizzato degli stand informativi e laboratoriali. C'era lo spazio dedicato a lupetti e coccinelle (8-11 anni), quello per esploratori e guide (dalla 2 media al 1 superiore) e infine quello destinato a rover o scolte (terza e ultima fase della proposta educativa scout).
I presenti hanno potuto avvicinarsi al gergo scout, ma anche comprendere lo spirito con cui le attività vengono svolte. Un esempio di laboratorio proposto è stato quello di far scrivere ai presenti il cartellone con le B.A. che sta per "buone azioni".
Altro concetto presentato è quello della preda, ossia un impegno concreto che il lupetto è chiamato ad assumere durante il proprio percorso e che possono spaziare dalla pazienza sino alle attività manuali. Ai presenti sono stata proposta attività sul tema della pazienza, come il castello di carte della pazienza, un gioco sull'ordine, nel è stato chiesto di riporre degli oggetti in una borsa e uno sulle abilità manuali, che prevedeva la realizzazione di origami.
Non sono mancate nozioni inerenti al reparto, quali l'azione di montare una tenda e la spiegazione della "veglia delle armi", ossia il momento in cui nel percorso formativo lupetti e coccinelle entrano a far parte del reparto. Diversi anche i racconti delle imprese svolte dai reparti nel corso dell'anno.
È stato fatto anche un excursus sul mondo dei più grandi, che rappresentano i clan (fino ai 21 anni) e le comunità, ossia tutti coloro che, a completamento del percorso personale, scelgono di educare i più piccoli.
Un pomeriggio diverso per scoprire una realtà educativa che può diventare un punto di riferimento per bambini e giovani.