Liberatorio Politico: «Si convochi il Comitato comunale di monitoraggio dei fenomeni deliquenziali»

L'istanza, protocollata l'8 marzo, indirizzata a Tommaso Minervini e Nicola Piergiovanni

martedì 13 marzo 2018 14.29
«L'8 marzo scorso abbiamo protocollato una nuova richiesta rivolta al Sindaco e al presidente del Consiglio Comunale per sollecitare la convocazione del "Comitato Comunale di monitoraggio dei fenomeni delinquenziali" con le dovute correzioni del regolamento vigente».

Lo scrive, in una nota, il Liberatorio Politico: «Nella richiesta abbiamo richiamato ben due note inviate al commissario Mauro Passerotti, la nota n. 31913 in data14 giugno 2016, la n. 65995 del 24 novembre 2016 e la nota n. 833 del 5 gennaio 2018 di pari oggetto (che non hanno mai avuto risposte). Noi crediamo che sia giunto il momento, non più procrastinabile, per mettere intorno ad un tavolo le forze migliori di questa comunità per prevenire e contrastare i fenomeni delinquenziali che in questa città sono in continua crescita.

In tutte le nostre note, e le confermiamo, abbiamo riproposto le nostre proposte di cui deve occuparsi subito il "Comitato Comunale di monitoraggio dei fenomeni delinquenziali":

1) Prolungamento orario di servizio della Polizia Municipale fino alle ore 24.00; pattugliamento ore notturne di Carabinieri e Guardia di Finanza, in coordinamento con le società di vigilanza privata;

2) Visto l'organico ridotto della Polizia Municipale e il crescente bisogno di sicurezza nella città, si propone di creare dei turni di prevenzione e controllo di quartiere, alternando e privilegiando ogni due giorni un diverso quadrante di città;

3) Potenziamento della video-sorveglianza comunale con co-affidamento del controllo del sistema alle forze dell'ordine presenti in città oltre che alla Polizia Municipale; coordinamento della video-sorveglianza privata con incentivi a chi la installa;

4) Creazione della "Cassettina della legalità", presso il Palazzo di Città, dove si possono imbucare messaggi o segnalazioni anonime riguardanti situazioni di pericolo e di illegalità diffusa, creazione di un indirizzo mail e/o applicazione per le segnalazioni;

5) Creazione banche dati e statistiche: incendi, rapine, furti in appartamento, furti d'auto, omicidi, tentati omicidi, spaccio di stupefacenti, reati contro il patrimonio, reati ambientali, abusivismo edilizio, abusivismo amministrativo, vandalismo, ecc.;

6) Creazione e pubblicazione elenco di tutti i permessi e autorizzazioni per occupazione di suolo pubblico per un controllo civico delle stesse;

7) Promozione del rispetto di tutte le norme e regole di civile convivenza, con campagne promozionali nelle scuole; promozione di progetti di prevenzione della devianza minorile, anti-dispersione scolastica, cittadinanza attiva e prevenzione bullismo in collaborazione con le scuole;

8) Promozione di progetti di inclusione sociale per ex detenuti e non mero assistenzialismo;

9) Coordinamento dei presidi sanitari esistenti sul territorio per prevenire l'uso di sostanze stupefacenti e dipendenze in genere;

10)Creazione di un decalogo della legalità.

Naturalmente l'Amministrazione Comunale deve assumersi la responsabilità della gestione della città e il Sindaco deve interviene per prevenire e contrastare:

1) Le situazioni urbane di degrado o di isolamento che favoriscono l'insorgere di fenomeni criminosi.

2) Le situazioni in cui si verificano comportamenti quali il danneggiamento del patrimonio pubblico e privato o che ne impediscono la fruibilità e determinano lo scadimento della qualità urbana;

3) Le situazioni che costituiscono intralcio alla pubblica viabilità o che alterano il decoro urbano, in particolare quelle di abusivismo commerciale e di illecita occupazione di suolo pubblico;

4) L'incuria, il degrado e l'occupazione abusiva di immobili.

Questo non lo diciamo noi, ma lo afferma la legge e precisamente il decreto del Ministero dell'Interno del 5 agosto 2008, e successive modificazioni, che offre ai sindaci la facoltà di mettere in atto qualsiasi attività amministrativa con la finalità di migliorare le condizioni di vivibilità nei centri urbani, la coesione sociale e il rispetto delle norme che regolano la civile convivenza».