Libera: «Comune assente alla marcia nella Giornata della Memoria»
Il presidio: «Difficoltà a incontrare l'amministrazione attuale»
venerdì 24 marzo 2017
12.11
Il Presidio Libera di Molfetta è da poco reduce dalla significativa esperienza della XXII^ Giornata della Memoria e dell'Impegno organizzata per la nostra regione dal coordinamento Libera Puglia il 21 marzo scorso a Bari, in contemporanea con la manifestazione nazionale di Locri.
I presìdi, tra i quali anche quello di Molfetta, hanno marciato alle spalle delle autorità e dei gonfaloni, notando con sorpresa l'assenza sia di una rappresentanza del comune molfettese che del gonfalone.
Alla luce dei recentissimi episodi di illegalità e violenza, come l'investimento del comandante della polizia locale Giuseppe Gadaleta, il Presidio chiede una presenza più incisiva dell'amministrazione comunale -benché commissariata, ma comunque aderente ad Avviso Pubblico - nell'azione di contenimento di determinati fenomeni delinquenziali e sottolinea l'importanza di riaffermare il potere dei segni, ossia una presenza istituzionale visibile e "di parte" soprattutto in manifestazioni come quella del 21 marzo.
È emblematico che da mesi lo stesso Presidio, nonostante i reiterati tentativi e le migliori intenzioni di fattiva collaborazione nel sostegno alla diffusione di una cultura della legalità, abbia riscontrato serie difficoltà a incontrare rappresentanti dell'amministrazione attuale.
I presìdi, tra i quali anche quello di Molfetta, hanno marciato alle spalle delle autorità e dei gonfaloni, notando con sorpresa l'assenza sia di una rappresentanza del comune molfettese che del gonfalone.
Alla luce dei recentissimi episodi di illegalità e violenza, come l'investimento del comandante della polizia locale Giuseppe Gadaleta, il Presidio chiede una presenza più incisiva dell'amministrazione comunale -benché commissariata, ma comunque aderente ad Avviso Pubblico - nell'azione di contenimento di determinati fenomeni delinquenziali e sottolinea l'importanza di riaffermare il potere dei segni, ossia una presenza istituzionale visibile e "di parte" soprattutto in manifestazioni come quella del 21 marzo.
È emblematico che da mesi lo stesso Presidio, nonostante i reiterati tentativi e le migliori intenzioni di fattiva collaborazione nel sostegno alla diffusione di una cultura della legalità, abbia riscontrato serie difficoltà a incontrare rappresentanti dell'amministrazione attuale.