Lettura, scambio e incontro: le librerie di quartiere saranno realtà a Molfetta
Giuseppe De Robertis: «Qualsiasi libro usato e in buone condizioni può essere donato dai cittadini»
sabato 6 luglio 2024
Nuovi punti di incontro e di lettura nel centro storico di Molfetta: presto le librerie di quartiere diventeranno realtà. A parlare del progetto alla redazione è Giuseppe De Robertis, presidente dell'associazione "Passione e Tradizione Molfetta".
«La scelta del centro antico è legata alla posizione della sede della nostra associazione, con cui da anni organizziamo le attività per bambini e la collocazione delle quarantane nel periodo di Quaresima - esordisce - sulla scorta dell'iniziativa di bookcrossing avviata al Baden Powell, vogliamo creare nuovi punti di aggregazione in città e speriamo sia solo l'inizio di un progetto che possa diffondersi in altre zone cittadine».
Al momento sono tre le installazioni previste e che si concretizzeranno tra la fine di agosto e l'inizio di settembre: ognuna di queste sarà diversificata nel genere di libri che ospiterà al suo interno. Una libreria sarà dedicata ai volumi per bambini, la seconda conterrà libri sulla storia locale, sulle tradizioni e sul territorio, la terza sarà destinata ai testi in lingua straniera, per cui c'è ampio supporto da parte dell'associazione InCo. Il progetto è finanziato da fondi europei cui l'associazione è riuscita ad attingere.
«Secondo le nostre richieste avanzate al Comune, i luoghi in cui saranno collocate le librerie sono piazza Amente, l'imbocco di via Morte (nei pressi di Palazzo Giovene) e via Piazza - spiega De Robertis - attendiamo un sopralluogo con i tecnici comunali per avere riscontro sulla fattibilità dei tre punti individuati».
Le casette sono state realizzate dalla falegnameria Giulio Sancilio, socio di "Passione e Tradizione", e saranno decorate da Gianluca Di Pinto.
Non solo un'iniziativa, ma un vero e proprio esperimento sociale.
«Purtroppo non è scontato che le piccole librerie che andremo a installare rimangano intonse e lontane dagli atti vandalici - prosegue - però ci sembrava giusto lasciare un invito alla cittadinanza attiva, affinchè si prenda cura di queste casette e le preservi».
Il contributo della cittadinanza è fondamentale anche in questa fase.
«Alcuni libri li abbiamo già, mentre altri ci verranno donati da librerie e cartolerie - aggiunge - però ogni sostegno fa la differenza: qualsiasi libro usato e in buone condizioni può essere donato dai cittadini e sarà ben accetto».
«La scelta del centro antico è legata alla posizione della sede della nostra associazione, con cui da anni organizziamo le attività per bambini e la collocazione delle quarantane nel periodo di Quaresima - esordisce - sulla scorta dell'iniziativa di bookcrossing avviata al Baden Powell, vogliamo creare nuovi punti di aggregazione in città e speriamo sia solo l'inizio di un progetto che possa diffondersi in altre zone cittadine».
Al momento sono tre le installazioni previste e che si concretizzeranno tra la fine di agosto e l'inizio di settembre: ognuna di queste sarà diversificata nel genere di libri che ospiterà al suo interno. Una libreria sarà dedicata ai volumi per bambini, la seconda conterrà libri sulla storia locale, sulle tradizioni e sul territorio, la terza sarà destinata ai testi in lingua straniera, per cui c'è ampio supporto da parte dell'associazione InCo. Il progetto è finanziato da fondi europei cui l'associazione è riuscita ad attingere.
«Secondo le nostre richieste avanzate al Comune, i luoghi in cui saranno collocate le librerie sono piazza Amente, l'imbocco di via Morte (nei pressi di Palazzo Giovene) e via Piazza - spiega De Robertis - attendiamo un sopralluogo con i tecnici comunali per avere riscontro sulla fattibilità dei tre punti individuati».
Le casette sono state realizzate dalla falegnameria Giulio Sancilio, socio di "Passione e Tradizione", e saranno decorate da Gianluca Di Pinto.
Non solo un'iniziativa, ma un vero e proprio esperimento sociale.
«Purtroppo non è scontato che le piccole librerie che andremo a installare rimangano intonse e lontane dagli atti vandalici - prosegue - però ci sembrava giusto lasciare un invito alla cittadinanza attiva, affinchè si prenda cura di queste casette e le preservi».
Il contributo della cittadinanza è fondamentale anche in questa fase.
«Alcuni libri li abbiamo già, mentre altri ci verranno donati da librerie e cartolerie - aggiunge - però ogni sostegno fa la differenza: qualsiasi libro usato e in buone condizioni può essere donato dai cittadini e sarà ben accetto».