Legambiente Molfetta: «La Regione Puglia dimentica Torre Calderina»
«L'amministrazione faccia sua le nostre osservazioni»
giovedì 23 agosto 2018
10.31
Con delibera di giunta n. 798 del 22 maggio, la regione Puglia ha adottato il nuovo piano faunistico venatorio 2018/2023.
Nel piano citato è stato eliminato il vincolo esistente sull'Oasi di Torre Calderina solo per la zona di Molfetta, mentre è stato mantenuto su Bisceglie.
Il circolo Legambiente "Giovanna Grillo" ha inviato le proprie osservazioni sia alla regione Puglia che al comune di Molfetta, nell'ambito del procedimento di v.a.s. (valutazione ambientale strategica), chiedendo il ripristino del vincolo.
L'Oasi di Torre Calderina è un'importante area storico – naturalistica sia per i manufatti preesistenti sia per le specie vegetali ed animali presenti; eliminare il vincolo vorrebbe dire non riconoscerne la singolarità, essendo l'unica area avi – faunistica del nord barese, né tutelarne la funzione ecologica a livello locale e regionale. Oltretutto, questa scelta non è stata neppure motivata.
Chiediamo anche all'amministrazione di fare sue le nostre osservazioni e di promuovere in ogni sede, quindi, il ripristino del vincolo sull'intera area, oltreché di definire le azioni da attuare per tutelare la fauna ivi presente.
La nostra richiesta è peraltro motivata anche dal recente protocollo d'intesa che questa amministrazione ha sottoscritto con il comune di Bisceglie e con Legambiente Puglia per la riqualificazione dell'area costiera, iniziativa che ha dimostrato nei fatti l'interesse a recuperare l'area.
Nel piano citato è stato eliminato il vincolo esistente sull'Oasi di Torre Calderina solo per la zona di Molfetta, mentre è stato mantenuto su Bisceglie.
Il circolo Legambiente "Giovanna Grillo" ha inviato le proprie osservazioni sia alla regione Puglia che al comune di Molfetta, nell'ambito del procedimento di v.a.s. (valutazione ambientale strategica), chiedendo il ripristino del vincolo.
L'Oasi di Torre Calderina è un'importante area storico – naturalistica sia per i manufatti preesistenti sia per le specie vegetali ed animali presenti; eliminare il vincolo vorrebbe dire non riconoscerne la singolarità, essendo l'unica area avi – faunistica del nord barese, né tutelarne la funzione ecologica a livello locale e regionale. Oltretutto, questa scelta non è stata neppure motivata.
Chiediamo anche all'amministrazione di fare sue le nostre osservazioni e di promuovere in ogni sede, quindi, il ripristino del vincolo sull'intera area, oltreché di definire le azioni da attuare per tutelare la fauna ivi presente.
La nostra richiesta è peraltro motivata anche dal recente protocollo d'intesa che questa amministrazione ha sottoscritto con il comune di Bisceglie e con Legambiente Puglia per la riqualificazione dell'area costiera, iniziativa che ha dimostrato nei fatti l'interesse a recuperare l'area.