Legambiente: «L'ulivo di Antignano non si tocca!»
L'associazione interviene sull'episodio dei giorni scorsi
lunedì 9 aprile 2018
Apprendiamo dalle guardie campestri che ignoti, alcuni giorni fa, hanno tagliato in maniera maldestra con una motosega, un ramo dell'Ulivo di Antignano senza che ci fosse alcun motivo, per puro vandalismo.
Dopo sopralluogo con le guardie stesse ed il proprietario del fondo, accertiamo che, fortunatamente, il danno per l'albero patriarca non è grave, ma questo non giustifica alcuna azione che vada a ledere un patrimonio del nostro territorio non solo dal punto di vista naturalistico, ma anche storico e simbolico.
Il nostro circolo da sempre si è speso per conservare la memoria dell'Ulivo e di tutti gli alberi di pregio storico – naturalistico dell'agro e della città di Molfetta, proponendo alla precedente amministrazione comunale di censirli, operazione che andrebbe subito ripresa e completata.
Oggi, prima di tutto, bisognerebbe ricordare alla comunità l'esistenza e l'importanza di questi alberi ed avviare un percorso educativo che riconnetta sentimentalmente la città al suo patrimonio naturalistico, coinvolgendo anche la "civica siloteca" e facendo conoscere l'opera del nostro illustre concittadino Raffaele Cormio (1883 – 1952) che tanto si spese nella protezione e nella cura degli stessi tanto da essere appellato "il papà degli alberi".
E' necessario che l'amministrazione comunale, a seguito di questo atto sconsiderato e vandalico, contribuisca alla cura ed alla segnalazione dell'Ulivo, sarebbe un primo passo importante.
La storia del nostro territorio non può essere malamente tagliata con un colpo di motosega, ma va recuperata e messa a disposizione di tutti, a partire dalle giovani generazioni.
Dopo sopralluogo con le guardie stesse ed il proprietario del fondo, accertiamo che, fortunatamente, il danno per l'albero patriarca non è grave, ma questo non giustifica alcuna azione che vada a ledere un patrimonio del nostro territorio non solo dal punto di vista naturalistico, ma anche storico e simbolico.
Il nostro circolo da sempre si è speso per conservare la memoria dell'Ulivo e di tutti gli alberi di pregio storico – naturalistico dell'agro e della città di Molfetta, proponendo alla precedente amministrazione comunale di censirli, operazione che andrebbe subito ripresa e completata.
Oggi, prima di tutto, bisognerebbe ricordare alla comunità l'esistenza e l'importanza di questi alberi ed avviare un percorso educativo che riconnetta sentimentalmente la città al suo patrimonio naturalistico, coinvolgendo anche la "civica siloteca" e facendo conoscere l'opera del nostro illustre concittadino Raffaele Cormio (1883 – 1952) che tanto si spese nella protezione e nella cura degli stessi tanto da essere appellato "il papà degli alberi".
E' necessario che l'amministrazione comunale, a seguito di questo atto sconsiderato e vandalico, contribuisca alla cura ed alla segnalazione dell'Ulivo, sarebbe un primo passo importante.
La storia del nostro territorio non può essere malamente tagliata con un colpo di motosega, ma va recuperata e messa a disposizione di tutti, a partire dalle giovani generazioni.