Le rose e il pane: ecco la festa di Santa Rita
In tanti hanno partecipato alle funzioni in onore dell’Avvocata dei casi impossibili
venerdì 23 maggio 2014
7.37
Una marea di fedeli, soprattutto donne, ha partecipato alle celebrazioni in onore di Santa Rita che, per Molfetta viene venerata presso la parrocchia di San Domenico dove è custodita una statua della mistica, in questi giorni posizionata sull'altare principale.
Le celebrazioni hanno preso il via il 13 maggio con la novena, conclusasi lo scorso 21 maggio. Anche i più piccoli nella giornata del 17, hanno rivolto le loro preghiere a quella che è conosciuta come la "santa dell'impossibile", mentre nella stessa giornata la funzione è stata celebrata dal vescovo Mons. Luigi Martella.
Domenica 18 tantissimi i fedeli e i curiosi che si sono assiepati lungo le vie del percorso per assistere al passaggio degli oltre duecento figuranti che hanno dato vita al corteo storico conclusosi sul sagrato della chiesa con la scenografia "La cunta delle rose".
Dal 19 al 21 maggio grande affluenza per il triduo che ha visto il suo momento topico nella giornata di mercoledì con il transito di santa Rita. Nella mattinata di ieri, a partire dalle 7, con scadenza ad ogni ora, sono state celebrate le sante messe, alle 12 è stata officiata da don Franco Sancilio la supplica, in una chiesa gremita.
Al termine della funzione tante le donne che hanno partecipato al rito della benedizione delle rose. Fuori al sagrato tantissime volontarie dell'Associazione Santa Rita, a fronte di un'offerta da devolvere ai poveri della parrocchia, offrivano splendide rose dai più disparati colori: dal rosso al rosa, dall'arancio al giallo. Dall'altro lato invece era possibile ricevere piccoli panini che ricordano l'impegno di santa Rita verso i poveri.
La Santa infatti apparteneva ad una nobile famiglia, aveva sposato, giovanissima, un uomo violento che fu ucciso durante una lite. In seguito perse anche i due figli e quindi decise di entrare in convento dove si dedicò ad assistere i meno abbienti, portando generi di conforto Si narra che nel 1443 una spina staccatasi dalla corona del crocifisso, le si sia conficcata in fronte.
A lei è legato il fiore della rosa, simbolo della santa.
Le celebrazioni hanno preso il via il 13 maggio con la novena, conclusasi lo scorso 21 maggio. Anche i più piccoli nella giornata del 17, hanno rivolto le loro preghiere a quella che è conosciuta come la "santa dell'impossibile", mentre nella stessa giornata la funzione è stata celebrata dal vescovo Mons. Luigi Martella.
Domenica 18 tantissimi i fedeli e i curiosi che si sono assiepati lungo le vie del percorso per assistere al passaggio degli oltre duecento figuranti che hanno dato vita al corteo storico conclusosi sul sagrato della chiesa con la scenografia "La cunta delle rose".
Dal 19 al 21 maggio grande affluenza per il triduo che ha visto il suo momento topico nella giornata di mercoledì con il transito di santa Rita. Nella mattinata di ieri, a partire dalle 7, con scadenza ad ogni ora, sono state celebrate le sante messe, alle 12 è stata officiata da don Franco Sancilio la supplica, in una chiesa gremita.
Al termine della funzione tante le donne che hanno partecipato al rito della benedizione delle rose. Fuori al sagrato tantissime volontarie dell'Associazione Santa Rita, a fronte di un'offerta da devolvere ai poveri della parrocchia, offrivano splendide rose dai più disparati colori: dal rosso al rosa, dall'arancio al giallo. Dall'altro lato invece era possibile ricevere piccoli panini che ricordano l'impegno di santa Rita verso i poveri.
La Santa infatti apparteneva ad una nobile famiglia, aveva sposato, giovanissima, un uomo violento che fu ucciso durante una lite. In seguito perse anche i due figli e quindi decise di entrare in convento dove si dedicò ad assistere i meno abbienti, portando generi di conforto Si narra che nel 1443 una spina staccatasi dalla corona del crocifisso, le si sia conficcata in fronte.
A lei è legato il fiore della rosa, simbolo della santa.