Le proprietà della cicoria puntarelle in un convegno del Rotary di Molfetta
L'incontro è stato ricco di interventi su un alimento che attira il turismo e genera ricchezza
domenica 21 gennaio 2024
16.52
Si è tenuto lo scorso venerdì, nell'auditorium Madonna delle Rose, un convegno presieduto dal Rotary Club Molfetta, organizzazione che si fa portavoce dell'importanza della Cicoria Puntarelle, ortaggio le cui caratteristiche lo rendono coltivabile in una zona circoscritta tra Bari e Bisceglie.
L'incontro si è articolato in vari interventi di alcuni esperti che hanno illuminato la vita dell'ortaggio secondo le loro specializzazioni. A intervenire, per prima, l'assessore Carmela Minuto, che ha ricordato l'attuale battaglia per far sì che la cicoria puntarelle venga riconosciuta come prodotto IGP.
La parola è poi passata all'imprenditore agricolo Muro de Ruvo, il quale ha esplicato l'iter di cura, aratura e concimazione, imprescindibile per ottenere un prodotto di qualità, vantante un raggio d'acquisto che raggiunge il nord Italia.
A continuare il "fil vert" della serata la dottoressa Giovanna Giallongo, esperta in nutrizione, che ha illustrato le molteplici proprietà nutraceutiche della pianta. "Della cicoria non si butta davvero nulla": e in effetti la cicoria puntarelle, la cui coltivazione è ecosostenibilissima, ha in sé il germoglio della vita: è ricca d'acqua, di calcio, previene i calcoli, nutre la flora batterica, ha proprietà antiossidanti e molto altro ancora. Finanche l'acqua di cottura risulta essere un vero portento.
Conclude l'incontro l'intervento del dottor Pietro Piccioni, a detta del quale, "l'eterogeneità ci unisce in un fil comune". L' esperto ha delineato il valore sociale che da sempre riveste il cibo sulle tavole del mediterraneo, essendo sia diversità a livello locale, sia opportunità di rifiuto al generale omologarsi dell'alimentazione a livello planetario. La cicoria puntarelle, nel suo avere caratteristiche inimitabili altrove attrae infatti turismo e crea ricchezza.
L'incontro si è articolato in vari interventi di alcuni esperti che hanno illuminato la vita dell'ortaggio secondo le loro specializzazioni. A intervenire, per prima, l'assessore Carmela Minuto, che ha ricordato l'attuale battaglia per far sì che la cicoria puntarelle venga riconosciuta come prodotto IGP.
La parola è poi passata all'imprenditore agricolo Muro de Ruvo, il quale ha esplicato l'iter di cura, aratura e concimazione, imprescindibile per ottenere un prodotto di qualità, vantante un raggio d'acquisto che raggiunge il nord Italia.
A continuare il "fil vert" della serata la dottoressa Giovanna Giallongo, esperta in nutrizione, che ha illustrato le molteplici proprietà nutraceutiche della pianta. "Della cicoria non si butta davvero nulla": e in effetti la cicoria puntarelle, la cui coltivazione è ecosostenibilissima, ha in sé il germoglio della vita: è ricca d'acqua, di calcio, previene i calcoli, nutre la flora batterica, ha proprietà antiossidanti e molto altro ancora. Finanche l'acqua di cottura risulta essere un vero portento.
Conclude l'incontro l'intervento del dottor Pietro Piccioni, a detta del quale, "l'eterogeneità ci unisce in un fil comune". L' esperto ha delineato il valore sociale che da sempre riveste il cibo sulle tavole del mediterraneo, essendo sia diversità a livello locale, sia opportunità di rifiuto al generale omologarsi dell'alimentazione a livello planetario. La cicoria puntarelle, nel suo avere caratteristiche inimitabili altrove attrae infatti turismo e crea ricchezza.