Le opere di Corrado Giaquinto nella Biblioteca comunale di Molfetta
Esposizione prevista da sabato 11 maggio fino al 16 giugno
lunedì 6 maggio 2024
Dall'11 maggio al 16 giugno, la Biblioteca comunale nella Fabbrica di San Domenico, ospita una mostra di caratura internazionale. Saranno esposte venti opere di Corrado Giaquinto, pittore molfettese, tra i protagonisti della storia dell'arte del Settecento europeo. Cinque del suo maestro, Francesco Solimena, una delle più grandi figure nello sviluppo del barocco e del rococò.
La Mostra, curata dal professor Gaetano Mongelli, è organizzata dall'associazione per la diffusione dell'arte meridionale, Partenope. L'ingresso è libero. Si avvale del patrocinio del Comune, assessorato alla cultura, e del sostegno di importanti partner privati. «Abbiamo fortemente voluto riannodare i fili della nostra storia – il commento del Sindaco Tommaso Minervini - con questa mostra di Corrado Giaquinto. L'abbiamo voluta nella nuova, splendida biblioteca comunale. Gioiello dell'orgoglio del presente con nuovi servizi innovati tanto da diventare in pochi mesi dalla riapertura il centro pulsante dell'incontro di giovani, bambini, cultori. Uno dei tanti cambiamenti che entrano nella storia di Molfetta».
Tutte le opere in mostra provengono dalla Collezione Bonasia e da tempo sono state acquisite in collezioni private sparse in Italia.
«Molfetta – aggiunge l'assessore alla cultura, Giacomo Rossiello - ospita una mostra evento, di altissimo livello, che, per la prima volta, mette insieme venti opere autentiche di Giaquinto, provenienti dalla Collezione Bonasia e da collezioni private, e alcune opere di Francesco Solimena considerato suo maestro. La nostra Biblioteca apre le porte ad una esposizione irripetibile che consentirà agli amanti dell'arte di perdersi nella bellezza dei lavori di Corrado Giaquinto, uno dei più illustri figli di Molfetta».
«Una mostra - aggiunge il Sindaco Minervini - resa possibile da alcuni galantuomini della cultura, dall'intelligenza di uomini che, riuniti nell'associazione Partenope, hanno messo a disposizione le tele, facendo vivere a tutti e a loro stessi quel crepitio della gioia di mostrar bellezza, che è alimento della cultura. E per Molfetta, città di provincia, raccontare la sua storia di energie che sono in tutto il mondo».
La Mostra, curata dal professor Gaetano Mongelli, è organizzata dall'associazione per la diffusione dell'arte meridionale, Partenope. L'ingresso è libero. Si avvale del patrocinio del Comune, assessorato alla cultura, e del sostegno di importanti partner privati. «Abbiamo fortemente voluto riannodare i fili della nostra storia – il commento del Sindaco Tommaso Minervini - con questa mostra di Corrado Giaquinto. L'abbiamo voluta nella nuova, splendida biblioteca comunale. Gioiello dell'orgoglio del presente con nuovi servizi innovati tanto da diventare in pochi mesi dalla riapertura il centro pulsante dell'incontro di giovani, bambini, cultori. Uno dei tanti cambiamenti che entrano nella storia di Molfetta».
Tutte le opere in mostra provengono dalla Collezione Bonasia e da tempo sono state acquisite in collezioni private sparse in Italia.
«Molfetta – aggiunge l'assessore alla cultura, Giacomo Rossiello - ospita una mostra evento, di altissimo livello, che, per la prima volta, mette insieme venti opere autentiche di Giaquinto, provenienti dalla Collezione Bonasia e da collezioni private, e alcune opere di Francesco Solimena considerato suo maestro. La nostra Biblioteca apre le porte ad una esposizione irripetibile che consentirà agli amanti dell'arte di perdersi nella bellezza dei lavori di Corrado Giaquinto, uno dei più illustri figli di Molfetta».
«Una mostra - aggiunge il Sindaco Minervini - resa possibile da alcuni galantuomini della cultura, dall'intelligenza di uomini che, riuniti nell'associazione Partenope, hanno messo a disposizione le tele, facendo vivere a tutti e a loro stessi quel crepitio della gioia di mostrar bellezza, che è alimento della cultura. E per Molfetta, città di provincia, raccontare la sua storia di energie che sono in tutto il mondo».