Le mareggiate dei giorni scorsi portano a riva carcasse di tartarughe
Tre ritrovamenti tra la Prima Cala, Torre Calderina e il Lungomare
venerdì 22 luglio 2016
11.53
Numerose sono le segnalazioni pervenute nei giorni scorsi al Centro di Recupero Tartarughe Marine WWF di Molfetta. Sei carcasse di tartarughe marine sono state rinvenute in poco più di ventiquattro ore lungo il litorale della provincia di Bari.
Tre solo sulla costa molfettese: una in località Prima Cala, una nei pressi di Torre Calderina e la terza nei pressi del lungomare (altezza uffici Inps). Si è trattato di esemplari di discrete dimensioni; il più grande misura oltre 80 centimetri di lunghezza carapace.
Gli altri ritrovamenti sono avvenuti a Palese e a Mola di Bari (due tartarughe). Contrariamente a quanto ipotizzato da alcuni, le mareggiate avrebbero solo avvicinato le carcasse alla costa.
Gli esemplari, infatti, risultavano deceduti già da diverse settimane. La causa della morte di quattro delle tartarughe sarebbe l'annegamento, come rilevato da una prima valutazione necroscopica. Le condizioni delle altre due, ormai in avanzato stato di decomposizione, non hanno permesso di individuare la causa del decesso.
Sui vari luoghi di spiaggiamento sono intervenuti gli attivisti del centro di recupero tartarughe marine di Molfetta, i militari delle locali Capitanerie di Porto, i veterinari ASL e le Polizie Locali.
Tre solo sulla costa molfettese: una in località Prima Cala, una nei pressi di Torre Calderina e la terza nei pressi del lungomare (altezza uffici Inps). Si è trattato di esemplari di discrete dimensioni; il più grande misura oltre 80 centimetri di lunghezza carapace.
Gli altri ritrovamenti sono avvenuti a Palese e a Mola di Bari (due tartarughe). Contrariamente a quanto ipotizzato da alcuni, le mareggiate avrebbero solo avvicinato le carcasse alla costa.
Gli esemplari, infatti, risultavano deceduti già da diverse settimane. La causa della morte di quattro delle tartarughe sarebbe l'annegamento, come rilevato da una prima valutazione necroscopica. Le condizioni delle altre due, ormai in avanzato stato di decomposizione, non hanno permesso di individuare la causa del decesso.
Sui vari luoghi di spiaggiamento sono intervenuti gli attivisti del centro di recupero tartarughe marine di Molfetta, i militari delle locali Capitanerie di Porto, i veterinari ASL e le Polizie Locali.