"Le corde del Mediterraneo" incantano Molfetta
Un quartetto d'eccezione diretto dal maestro compositore Sabino de Bari
giovedì 23 agosto 2018
18.00
Partire da Molfetta e poi tornare. Non importa se dopo anni, esperienze vissute e accumulate, chilometri macinati con qualsiasi mezzo. Molfetta rimane sempre un porto dolce e sicuro di attracco. È questa a sommi capi anche la storia di un gruppo di musicisti molfettesi, partiti dalla propria città natale e tornati davanti ad un pubblico d'eccezione nel Chiostro della Fabbrica di San Domenico. E proprio come gli ormeggi di una nave che torna, le corde dei loro strumenti si son intrecciate per suonare da sole e insieme allo stesso tempo.
La chitarra acustica di Sergio Altamura, l'oud di Nicola Nesta, la chitarra elettrica di Joe Valeriano e quella elettrica di Vito Vilardi hanno suonato assieme ieri sera diretti dal Maestro compositore Sabino de Bari che per l'occasione ha altresì composto dei brani che ha eseguito anche da solista.
Chiamarla magia sarebbe riduttivo, ma forse è ciò che è realmente stato: un concerto, quello del festival "Le corde del Mediterraneo", che ha incantato il pubblico. Il silenzio racchiuso nel quadrato di pietra del Chiostro attraversato in modo tangibile dalla musica, tra dinamismo e immagini statiche e fuggevoli che il maestro de Bari ha saputo confezionare in maniera impeccabile.
Un concerto unico in sé che riunisce vecchi e nuovi amici a Molfetta, il tutto con una visibile emozione. Sabino de Bari, da anni ormai a Londra dove compone e insegna musica, ha sempre tenuto salda quella corda che lo legava alla sua città natale e grazie alla complicità e organizzazione di Vito Vilardi ha saputo regalare ritmi e sonorità squisitamente mediterranee da lui filtrate ma eseguite da un quartetto che non ha certo bisogno di presentazioni, cui si aggiunge l'esecuzione di Marco Corcella.
La chitarra acustica di Sergio Altamura, l'oud di Nicola Nesta, la chitarra elettrica di Joe Valeriano e quella elettrica di Vito Vilardi hanno suonato assieme ieri sera diretti dal Maestro compositore Sabino de Bari che per l'occasione ha altresì composto dei brani che ha eseguito anche da solista.
Chiamarla magia sarebbe riduttivo, ma forse è ciò che è realmente stato: un concerto, quello del festival "Le corde del Mediterraneo", che ha incantato il pubblico. Il silenzio racchiuso nel quadrato di pietra del Chiostro attraversato in modo tangibile dalla musica, tra dinamismo e immagini statiche e fuggevoli che il maestro de Bari ha saputo confezionare in maniera impeccabile.
Un concerto unico in sé che riunisce vecchi e nuovi amici a Molfetta, il tutto con una visibile emozione. Sabino de Bari, da anni ormai a Londra dove compone e insegna musica, ha sempre tenuto salda quella corda che lo legava alla sua città natale e grazie alla complicità e organizzazione di Vito Vilardi ha saputo regalare ritmi e sonorità squisitamente mediterranee da lui filtrate ma eseguite da un quartetto che non ha certo bisogno di presentazioni, cui si aggiunge l'esecuzione di Marco Corcella.