Lavoratori Exprivia: fumata bianca ed accordo trovato

Dopo una lunga trattativa, sono salvi i posti di lavori di tutti i 58 dipendenti

mercoledì 30 novembre 2016
A cura di Nicolò Aurora
È stata una trattativa lunga, faticosa e non facile in cui non sono mancati i momenti dove si è rischiato che tutto saltasse all'aria con buona pace dei lavoratori, vere vittime di una situazione a tratti paradossale.

Da un lato difatti un call center, quello di Palermo, Almaviva che rischia la chiusura. Dall'altro un'azienda molfettese quotata in borsa che acquisisce nuove società e sviluppa continuamente nuovi progetti, Exprivia Projects. Nel mezzo 58 lavoratori che per un intricato gioco di equilibrio in una commessa che balla tra la Sicilia è la Puglia, quella Enel, rischiano il posto oppure di dover fare le valigie ed attraversare lo Stretto per mantenere il proprio posto di lavoro.

Questa infatti è stata l'ultima proposta avanzata dai rappresentanti di Exprivia Projects al tavolo di concertazione che si è tenuto al MiSE nella lunga giornata di ieri: i lavoratori che volevano rimanere in Exprivia dovevano infatti fare le valigie e trasferirsi a Palermo. Facile, ed anche comprensibile, che la proposta di Exprivia non ha trovato favorevole riscontro dai sindacati presenti.

A risolvere però la matassa ed a porre finalmente la parola fine a questa storia logorante è subentrata Network Contacts che già aveva garantito l'assunzione di tutti i lavoratori in esubero, ma ad orario ridotto. Questo accadeva infatti la scorsa settimana. Ieri la stessa Network Contacts ha fatto un ulteriore passo in avanti ed ha garantito ai lavoratori, oltre l'assunzione, il mantenimento del monte ore di ognuno di loro entro 60 giorni dall'assunzione. Ed è stata questa proposta di Network a mettere tutti daccord. I lavoratori dovranno quindi entro il 10 dicembre inviare i loro curriculum all'azienda guidata da Giulio Saitti che assieme al presidente Lelio Borgherese esprime soddisfazione ai nostri microfoni «è stata una trattativa lunga, ma l'importante è esserne venuti a capo per il bene di tutti».

Termina quindi qui la vicenda di questo gruppo di lavoratori che, ricordiamolo, è formato da gente già qualificata e con esperienza alle spalle, per alcuni di loro anche di diversi anni. Termina, per merito di qualcuno e per demerito invece di altri, per fortuna positivamente.