Ladro incastrato dalla videosorveglianza: preso un 43enne
Arrestato il molfettese Giuseppe Mezzina, dopo le indagini dei Carabinieri. È ai domiciliari
giovedì 30 novembre 2017
14.31
Si era intrufolato da una finestra, dopo averla forzata, per rubare dal ristorante e pizzeria Il Portolano di Giovinazzo i 95 euro presenti nel registratore di cassa. Era il 28 giugno e il ladro pensava di averla fatta franca dopo essersi allontanato con il bottino.
Ma non aveva fatto i conti con l'impianto di videosorveglianza presente nell'attività. Così, in seguito alla denuncia presentata presso la Compagnia di Molfetta, i militari dell'Aliquota Operativa diretti dal capitano Vito Ingrosso hanno acquisito i filmati e sono cominciate le indagini per dare un nome al volto impresso sulle immagini delle telecamere. Che, nel frattempo, aveva colpito ancora.
Pochi giorni più tardi, il 16 agosto, il ladro aveva fatto bis ai danni dello stesso esercizio commerciale che sorge sul lungomare Marina Italiana. Stesso sistema: il ladro era entrato da una finestra e aveva rubato i 120 euro presenti nel registratore di cassa. Anche questa volta l'impresa era stata immortalata dalle telecamere e gli inquirenti hanno così riconosciuto lo stesso autore.
Si tratta di un molfettese di 43 anni, Giuseppe Mezzina, con numerosi precedenti penali, ritenuto responsabile del reato di furto aggravato. Il quadro indiziario ricostruito dai militari è stato pienamente condiviso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bari, il quale ha ritenuto che sussistessero gravi indizi di colpevolezza dell'uomo, disponendo, attraverso un'ordinanza, la misura degli arresti domiciliari.
L'episodio conferma l'importanza dell'installazione di videocamere nelle attività commerciali per risalire ai responsabili dei furti. Fotogrammi preziosi che, come in questo caso, hanno indirizzato l'attività investigativa, diventando elementi validi, tracce utili. Viceversa, difficilmente si riesce a risolvere i casi.
Ma non aveva fatto i conti con l'impianto di videosorveglianza presente nell'attività. Così, in seguito alla denuncia presentata presso la Compagnia di Molfetta, i militari dell'Aliquota Operativa diretti dal capitano Vito Ingrosso hanno acquisito i filmati e sono cominciate le indagini per dare un nome al volto impresso sulle immagini delle telecamere. Che, nel frattempo, aveva colpito ancora.
Pochi giorni più tardi, il 16 agosto, il ladro aveva fatto bis ai danni dello stesso esercizio commerciale che sorge sul lungomare Marina Italiana. Stesso sistema: il ladro era entrato da una finestra e aveva rubato i 120 euro presenti nel registratore di cassa. Anche questa volta l'impresa era stata immortalata dalle telecamere e gli inquirenti hanno così riconosciuto lo stesso autore.
Si tratta di un molfettese di 43 anni, Giuseppe Mezzina, con numerosi precedenti penali, ritenuto responsabile del reato di furto aggravato. Il quadro indiziario ricostruito dai militari è stato pienamente condiviso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bari, il quale ha ritenuto che sussistessero gravi indizi di colpevolezza dell'uomo, disponendo, attraverso un'ordinanza, la misura degli arresti domiciliari.
L'episodio conferma l'importanza dell'installazione di videocamere nelle attività commerciali per risalire ai responsabili dei furti. Fotogrammi preziosi che, come in questo caso, hanno indirizzato l'attività investigativa, diventando elementi validi, tracce utili. Viceversa, difficilmente si riesce a risolvere i casi.