«La vita è una sfida, affrontala»
Le parole di Madre Teresa per parlare ai giovani
sabato 5 aprile 2014
18.40
I piani alti dell'Azione Cattolica Ragazzi, Susanna De Candia, Mauro Zaza e don Gennaro Bufi, Ragazzi diocesana, scrivono ai giovani. «La vita è una sfida, affrontala. La vita – continuano - è un dovere, compilo. La vita è un gioco, giocalo. La vita è preziosa, abbine cura». Poche parole che arrivano dritte al cuore,. Nessuna paternale, solo una riflessione comune.
«È noto il tragico episodio degli scorsi giorni che – scrivono - ha colpito Molfetta. La vittima: una ragazzina di terza media. I suoi sogni, le sue delusioni, i progetti, i dubbi sono finiti sulle rotaie. Non si sa con certezza cosa l'abbia spinta ad un gesto così estremo, ostinato, violento.Quanto accaduto, sommato a quanto sta avvenendo a Molfetta, lascia senza parole. Increduli. Non partiremo con sermoni e moralismi. Come educatori, siamo quotidianamente a contatto con ragazzi e preadolescenti alle prese con i loro sbalzi d'umore, i loro entusiasmi, le loro richieste, le esigenze di relazioni stabili, sicure, sincere». E ancora. «Vogliamo riprendere – ancora una volta – le parole di don Tonino: "ragazzi, la vita giocatevela bene!" È un invito non retorico, un impegno, un dovere. La vita è un dono, non va sciupata per nessun motivo. Ogni difficoltà, ogni momento negativo vanno affrontati per essere superati. Non sentitevi soli, non lo siete! Cercate punti di riferimento, confrontatevi con gli altri, parlate a lungo di tutto ciò che ostacola la vostra serenità, cercate soluzioni, fatevi forza! Scegliete la vita, sempre, anche quando è difficile, anche quando fa soffrire, anche quando delude. Sappiate vederne la bellezza oltre le imperfezioni, le storture, le ingiustizie. Abbiate fede e siate grintosi».
«È noto il tragico episodio degli scorsi giorni che – scrivono - ha colpito Molfetta. La vittima: una ragazzina di terza media. I suoi sogni, le sue delusioni, i progetti, i dubbi sono finiti sulle rotaie. Non si sa con certezza cosa l'abbia spinta ad un gesto così estremo, ostinato, violento.Quanto accaduto, sommato a quanto sta avvenendo a Molfetta, lascia senza parole. Increduli. Non partiremo con sermoni e moralismi. Come educatori, siamo quotidianamente a contatto con ragazzi e preadolescenti alle prese con i loro sbalzi d'umore, i loro entusiasmi, le loro richieste, le esigenze di relazioni stabili, sicure, sincere». E ancora. «Vogliamo riprendere – ancora una volta – le parole di don Tonino: "ragazzi, la vita giocatevela bene!" È un invito non retorico, un impegno, un dovere. La vita è un dono, non va sciupata per nessun motivo. Ogni difficoltà, ogni momento negativo vanno affrontati per essere superati. Non sentitevi soli, non lo siete! Cercate punti di riferimento, confrontatevi con gli altri, parlate a lungo di tutto ciò che ostacola la vostra serenità, cercate soluzioni, fatevi forza! Scegliete la vita, sempre, anche quando è difficile, anche quando fa soffrire, anche quando delude. Sappiate vederne la bellezza oltre le imperfezioni, le storture, le ingiustizie. Abbiate fede e siate grintosi».