«La vita di un uomo, di un padre, non è barattabile con qualche anno di carcere»
Lo sfogo dell'avvocato Di Bartolomeo dopo la riduzione in Appello nei confronti di Farinola: da 22 a 14 anni e 6 mesi
giovedì 10 marzo 2022
17.24
La Corte di Assise di Appello di Bari ha ridotto da 22 anni a 14 anni e 6 mesi di reclusione la condanna inflitta in primo grado dalla Corte di Assise di Trani nei confronti del 46enne di Molfetta Sergio Farinola, imputato per l'omicidio premeditato del 47enne Corrado Parisi, ucciso con a colpi di pistola il 7 luglio 2019.
E proprio «in ordine all'articolo pubblicato il 9 marzo 2022, sulla Vostra testata, in qualità di difensore della moglie e dei figli di Corrado Parisi, parti civili costituite nel procedimento che vede imputato Sergio Farinola, è doveroso porre alcune considerazioni, offerte mio tramite, dai miei assistiti. Ed, invero, pur rispettando la sentenza di Corte d'Assise d'Appello, la vita di un uomo, di un padre, di un marito, non è barattabile con qualche anno di carcere, siano essi trenta, venti o dieci».
A scriverlo, in una nota, è l'avvocato Marco Di Bartolomeo. «Intollerabile, soprattutto, è la scelleratezza di qualche disinformato/a/pettegolo/a, che osi raccontare ipotetici "guadagni" dei miei assistiti, solo vittime degli accadimenti. Vero è, che anche in Appello, è stata confermata la provvisionale di certe cifre. Ma, neanche un centesimo è stato versato oggi da chi di dovere. E per chiunque, dovesse dire il contrario, fino a prova contraria, verranno aditi gli opportuni rimedi di legge».
I giudici dell'Appello, infatti, oltre a confermare la responsabilità dell'imputato, pur riducendo la pena per il riconoscimento delle attenuanti generiche prevalenti, hanno confermato la condanna di Farinola al risarcimento dei danni nei confronti delle costituite parti civili, la moglie, i figli, la madre e i fratelli della vittima.
E proprio «in ordine all'articolo pubblicato il 9 marzo 2022, sulla Vostra testata, in qualità di difensore della moglie e dei figli di Corrado Parisi, parti civili costituite nel procedimento che vede imputato Sergio Farinola, è doveroso porre alcune considerazioni, offerte mio tramite, dai miei assistiti. Ed, invero, pur rispettando la sentenza di Corte d'Assise d'Appello, la vita di un uomo, di un padre, di un marito, non è barattabile con qualche anno di carcere, siano essi trenta, venti o dieci».
A scriverlo, in una nota, è l'avvocato Marco Di Bartolomeo. «Intollerabile, soprattutto, è la scelleratezza di qualche disinformato/a/pettegolo/a, che osi raccontare ipotetici "guadagni" dei miei assistiti, solo vittime degli accadimenti. Vero è, che anche in Appello, è stata confermata la provvisionale di certe cifre. Ma, neanche un centesimo è stato versato oggi da chi di dovere. E per chiunque, dovesse dire il contrario, fino a prova contraria, verranno aditi gli opportuni rimedi di legge».
I giudici dell'Appello, infatti, oltre a confermare la responsabilità dell'imputato, pur riducendo la pena per il riconoscimento delle attenuanti generiche prevalenti, hanno confermato la condanna di Farinola al risarcimento dei danni nei confronti delle costituite parti civili, la moglie, i figli, la madre e i fratelli della vittima.