La via dell’arte nella settimana Santa

La collettiva rimarrà aperta al pubblico sino a questa sera

sabato 4 aprile 2015 7.43
A cura di Rosanna Buzzerio
Un vicolo del centro antico che ha mantenuto ancora intatte le caratteristiche della Molfetta di altri tempi, dal forno nostrano ancora escono profumi e sapori di una tradizione mai dimenticata. Un vicolo vicino al porto che racconta ancora storie di marinai e di una Molfetta che fu.

Quella strada, quel vicolo è via San Benedetto, da dodici anni il giovedì santo diventa una galleria all'aperto, per la mostra di arte sacra che prende il nome dall'omonima via, organizzata dalla Società di Cultura Europea "A. Caracciolo".

Dodici anni di successi, circa un centinaio gli artisti che hanno esposto per oltre 30mila visitatori. Possiamo dire senza tema di smentita che anche "Via San Benedetto" è una tradizione molfettese della settimana Santa.

Per la Pasqua 2015 ventitre artisti (Maria Addamiano, Gianni Amato, Domenico Angione, Corrado Befo, Antonio Bini, Mauro D. Bufi, Valentina Capurso, Nico Ciccolella, Cosmo De Pinto, Ruggiero De Virgilio, Clelia A. Facchini, Anna Farinola, Katia Gentile, Nicola Germinario, Silvia Germinario, Francesco Iannone, Domenico Lasorsa, Pasquale Magarelli, Ezio Pansini, Nicola G. Pappagallo, Franco Poli, Vito N. Ragno e Francesco Roselli) hanno messo a nudo la loro anima, raccontando la propria settimana santa, la loro passione per l'arte e per la tradizione.

Via San Benedetto è un percorso nelle emozioni, ogni quadro, scultura o fotografia cattura l'attenzione del visitatore e lo trasporta nel mondo dell'autore, per poi trasformarlo in una esperienza personalissima, è una sorta di viaggio sensoriale.

Gli atri dei portoni e gli appartamenti diventano un tutt'uno con l'opera, la accolgono e ne diventano parte integrante.

Che dire delle opere; parlano della Passione di Gesù, delle processioni della settimana Santa, mediata dalle diverse forme d'arte, ma non è uno sguardo pessimista quello degli artisti, ma intimista, giocando con i chiaro oscuri, con le esplosioni di colori, fino a diventare fluorescenti, che accompagnano il visitatore in un cammino di speranza verso la resurrezione.

C'è chi accompagna il visitatore lungo il percorso delle processioni attraverso la pittura e la fotografia, sguardi, luci, piccoli istanti, emozioni catturate dall'artista e donate al visitatore, che si sofferma ad ammirare le loro opere, riprovando quelle stesse emozioni.

Ogni artista con una personalissima visione della settimana Santa, anche quella sentinella posta lì a guardia del sepolcro racconta una storia di morte, ma soprattutto di vita. C'è chi con uno squarcio rosso sulla tela ricorda quel costato di Cristo, associato ad un vortice di vita. Mai pessimistiche, dicevamo le visioni degli artisti, ma sempre con uno sguardo di speranza verso il domani, verso il futuro.
Al calare della sera via San Benedetto diventa una strada di grande suggestione con le padelle romane, e le luci tipiche della città antica, il tutto accompagnato dalle note suggestive e strazianti delle marce funebri.

Ancora per stasera via San Benedetto sarà la strada dell'arte sacra. E la mostra si potrà visitare nel chiostro della fabbrica di San Domenico.

«E' una collettiva - ha detto il presidente dell'Associazione "A. Caracciolo", Domenico Facchini - che racchiude al suo interno armoniosamente arte e tradizione, attraverso artisti di generazioni diverse e con stili diversi, questo forse il segreto del suo successo. Via San Benedetto sa rinnovarsi ogni anno, mantenendo sempre fede alla tradizione della Settimana Santa a Molfetta».
Via San Benedetto
Via San Benedetto
Via San Benedetto
Via San Benedetto
Via San Benedetto
Via San Benedetto
Via San Benedetto
Via San Benedetto
Via San Benedetto
Via San Benedetto
Via San Benedetto
Via San Benedetto
Via San Benedetto
Via San Benedetto
Via San Benedetto
Via San Benedetto
Via San Benedetto
Via San Benedetto
Via San Benedetto
Via San Benedetto
Via San Benedetto
Via San Benedetto
Via San Benedetto
Via San Benedetto
Via San Benedetto
Via San Benedetto