È la terza volta in due anni e mezzo che accade
Ancora una volta i ladri prendono di mira la scuola San Giovanni Bosco
martedì 29 novembre 2016
15.42
«È la terza volta in due anni e mezzo che accade» non riesce a dissimulare lo sconforto la dirigente dell'Istituto Comprensivo San Giovanni Bosco, Tiziana Santomauro.
Questa mattina, all'apertura della scuola, la brutta sorpresa: ignoti si sono introdotti nell'istituto principale e hanno portato via diversi computer, quelli della direzione e degli uffici amministrativi.
Oramai la scuola è praticamente svuotata: i computer utilizzati per la didattica erano già stati portati via nel corso di una precedente razzia, così come una cassaforte.
Questa volta, però, non è bastato appropriarsi dei preziosi strumenti informatici, si sono attardati anche a compiere atti vandalici.
Come ben si comprende l'attività amministrativa è rimasta completamente paralizzata (prontamente ne è stato informato l'Ufficio Scolastico Regionale). Il furto, infatti, non ha solo privato l'istituto dell'importante strumentazione informatica ma anche dei software gestionali.
Apprensione anche tra i genitori degli allievi, sia per la sicurezza sia per il timore che i problemi tecnici possano avere ripercussioni con l'approssimarsi di scadenze burocratiche (ad esempio le iscrizioni ai corsi di studio).
«Da tempo abbiamo segnalato la necessità di un sistema d'allarme» ci ha narrato la prof.ssa Santomauro, ma è evinte che non ci siano state ancora risposte.
La situazione è resa ancora più problematica dalla scarsa illuminazione nel tratto terminale di via Massimo D'Azeglio e dalle condizioni della stessa struttura, con alcune finestre prive di grate.
I malviventi, infatti, sarebbero entrati da una finestra priva di grate, nascosta alla vista da una scala antincendio.
Non ancora quantificati i danni che, però, dovrebbero essere ingenti.
Indagini sono in corso da parte dei Carabinieri.
Questa mattina, all'apertura della scuola, la brutta sorpresa: ignoti si sono introdotti nell'istituto principale e hanno portato via diversi computer, quelli della direzione e degli uffici amministrativi.
Oramai la scuola è praticamente svuotata: i computer utilizzati per la didattica erano già stati portati via nel corso di una precedente razzia, così come una cassaforte.
Questa volta, però, non è bastato appropriarsi dei preziosi strumenti informatici, si sono attardati anche a compiere atti vandalici.
Come ben si comprende l'attività amministrativa è rimasta completamente paralizzata (prontamente ne è stato informato l'Ufficio Scolastico Regionale). Il furto, infatti, non ha solo privato l'istituto dell'importante strumentazione informatica ma anche dei software gestionali.
Apprensione anche tra i genitori degli allievi, sia per la sicurezza sia per il timore che i problemi tecnici possano avere ripercussioni con l'approssimarsi di scadenze burocratiche (ad esempio le iscrizioni ai corsi di studio).
«Da tempo abbiamo segnalato la necessità di un sistema d'allarme» ci ha narrato la prof.ssa Santomauro, ma è evinte che non ci siano state ancora risposte.
La situazione è resa ancora più problematica dalla scarsa illuminazione nel tratto terminale di via Massimo D'Azeglio e dalle condizioni della stessa struttura, con alcune finestre prive di grate.
I malviventi, infatti, sarebbero entrati da una finestra priva di grate, nascosta alla vista da una scala antincendio.
Non ancora quantificati i danni che, però, dovrebbero essere ingenti.
Indagini sono in corso da parte dei Carabinieri.