La sua nuova casa era una centrale dello spaccio. Preso un 30enne di Bari
L'uomo, da poco domiciliato a Molfetta, è stato arrestato. Rinvenuti oltre 90 grammi di marijuana
mercoledì 3 ottobre 2018
9.50
Nascondeva in una stufa a legna, in una stanza di una casa lungo la strada litoranea che da Molfetta conduce a Giovinazzo, oltre 90 grammi di marijuana suddivisa in 80 dosi, tutte perfettamente confezionate in bustine in cellophane. E per questo è finito in manette.
Proseguono, difatti, senza sosta i controlli da parte dei militari della locale Compagnia, finalizzati alla prevenzione ed al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti. La scoperta è stata fatta a Molfetta, dove i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile, hanno arrestato il 30enne Pasquale Fiore, originario di Bari e residente a Modugno, ma da poco domiciliato a Molfetta, con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
I militari, durante uno specifico servizio, insospettiti da una moto di grossa cilindrata, condotta da un giovane, che alla loro vista effettuava alcune azzardate manovre, hanno deciso di seguire discretamente il mezzo per comprendere quale fosse la sua destinazione. Le ricerche hanno dato esito positivo, in quanto la moto è stata ritrovata parcheggiata nei pressi di una abitazione, in una zona del litorale dove vi sono piccole aziende.
I militari, chiesto ausilio ad un'altra pattuglia del 112 che gravitava in zona, hanno deciso di controllare l'abitazione. All'interno, oltre al conducente del mezzo, un 25enne molfettese, sprovvisto di patente e per questo denunciato in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria, vi era un 30enne, barese, che da pochi giorni aveva trovato alloggio in quella casa.
Insospettiti dall'atteggiamento dei due, i militari, diretti sul campo dal capitano Vito Ingrosso, hanno così deciso di effettuare una perquisizione che ha consentito di ritrovare la droga (oltre 90 grammi di marijuana suddivisa in 80 dosi) ed il materiale utile per il confezionamento. La droga era già pronta ad essere ceduta nel mercato locale dello spaccio di sostanze stupefacenti.
Scattato quindi inevitabilmente l'arresto, il 30enne è stato poi trasferito presso la casa circondariale di Trani, così come disposto dalla locale Procura della Repubblica.
Proseguono, difatti, senza sosta i controlli da parte dei militari della locale Compagnia, finalizzati alla prevenzione ed al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti. La scoperta è stata fatta a Molfetta, dove i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile, hanno arrestato il 30enne Pasquale Fiore, originario di Bari e residente a Modugno, ma da poco domiciliato a Molfetta, con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
I militari, durante uno specifico servizio, insospettiti da una moto di grossa cilindrata, condotta da un giovane, che alla loro vista effettuava alcune azzardate manovre, hanno deciso di seguire discretamente il mezzo per comprendere quale fosse la sua destinazione. Le ricerche hanno dato esito positivo, in quanto la moto è stata ritrovata parcheggiata nei pressi di una abitazione, in una zona del litorale dove vi sono piccole aziende.
I militari, chiesto ausilio ad un'altra pattuglia del 112 che gravitava in zona, hanno deciso di controllare l'abitazione. All'interno, oltre al conducente del mezzo, un 25enne molfettese, sprovvisto di patente e per questo denunciato in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria, vi era un 30enne, barese, che da pochi giorni aveva trovato alloggio in quella casa.
Insospettiti dall'atteggiamento dei due, i militari, diretti sul campo dal capitano Vito Ingrosso, hanno così deciso di effettuare una perquisizione che ha consentito di ritrovare la droga (oltre 90 grammi di marijuana suddivisa in 80 dosi) ed il materiale utile per il confezionamento. La droga era già pronta ad essere ceduta nel mercato locale dello spaccio di sostanze stupefacenti.
Scattato quindi inevitabilmente l'arresto, il 30enne è stato poi trasferito presso la casa circondariale di Trani, così come disposto dalla locale Procura della Repubblica.