La staffetta del “L’Esercito Marciava” passerà da Molfetta

Appuntamento il 18 maggio intorno alle 14

sabato 16 maggio 2015 7.25
A cura di Paola Copertino
Farà tappa anche a Molfetta il progetto commemorativo "L'Esercito Marciava" che vuole ricordare i cento anni dall'ingresso dell'Italia nella prima Guerra Mondiale.

Il progetto, presentato durante una conferenza stampa in prefettura, si compone dei alcuni momenti particolarmente significativi: staffetta sportiva non competitiva: soldati in corsa attraverseranno tutte le regioni italiane per giungere a Trieste il 24 maggio.

In Puglia si parte da Lecce il 17 maggio, il medesimo giorno si passa per Brindisi. Il giorno 18 è quello interessato per il nostro territorio e per la città di Molfetta.

La staffetta attraverserà Molfetta alle ore 14 provenendo da Giovinazzo e percorrendo il Lungomare Colonna, Corso Dante, Banchina San Domenico, Via Madonna dei Martiri, Viale dei Crociati, Basilica Madonna dei Martiri e proseguirà verso Bisceglie. Momento clou dell'evento sarà il cambio del tedoforo che avverrà in Piazza Mazzini. Scolaresche, Associazioni Combattentistiche e d'Arma, Associazioni di Volontariato, Gruppi Sportivi e la Cittadinanza tutta sono invitate a fare da cornice di pubblico al passaggio dello staffettista dell'Esercito lungo tutto l'itinerario.

Alla manifestazione sono abbinati eventi collaterali: stand istituzionali e mostre statiche di mezzi e materiali a Lecce in piazza Sant'Oronzo, a Bari in piazza Luigi di Savoia, a Barletta in piazza Caduti ed a Foggia in piazza Cavour. Previsto anche un concerto della banda della Brigata Meccanizzata "Pinerolo" e consegna dei fogli matricolari dei Caduti durante la Grande Guerra. A Bari stand istituzionali e mezzi delle Forze armate saluteranno l'arrivo dell'Esercito marciante il 18 maggio e, per l'occasione, si potrà visitare la caserma Pinerolo fino al giorno dopo l'arrivo del tedoforo.

«Il progetto consente di rafforzare l'affetto della gente nei confronti dell'Esercito riscoprendo il sacrificio di un popolo, di un'intera nazione», sono le dichiarazioni più volte ribadite nelle diverse conferenze stampa di presentazione.