La sinistra senza il PD: stasera un tavolo importante dove rischia di saltare il banco
Rifondazione, Linea Dritta, Sinistra Italiana e DeP più lontani che vicini
lunedì 16 gennaio 2017
Se, come abbiamo anticipato, il PD vira al centro affacciandosi alle liste civiche ed ad alcuni transfughi del centrodestra sconfitto alle scorse amministrative, ciò che ne rimane della sinistra e del centrosinistra molfettese non sta vivendo un momento felice.
Rifondazione Comunista, Linea Dritta, Sinistra Italiana e DeP, dopo che il partito di corso Margherita ha reso pubblica la sua scelta moderata, hanno continuato per diverse settimane ad incontrarsi al fine di trovare una linea comune che permetta ai quattro reduci della ex maggioranza di governo cittadino, di arrivare compatti e con un candidato unico da fronteggiare ad uno schema che si sta delineando in città che vedrà tra i protagonisti quello che da molti è stato già definito come "il grande centro".
Anche all'interno di questo gruppo, sembra che l'aria sia tutt'altro che di comunanza e condivisione: se un accordo sul (eventuale) programma elettorale non sembra irraggiungibile, divergenze forti sembrano esserci sulla rosa dei papabili a candidato sindaco. Aggiungiamoci un pizzico di scetticismo, dopo la conclusione amara della gestione Natalicchio, ed un reciproco malumore che serpeggia tra i quattro, ecco qui che il risultato più probabile, e di cui a quanto pare alcuni dei quattro si stiano in realtà già preparando, sembra essere un "rompete le righe" ed ogni partito andrebbe così per la sua strada.
Questo scenario delineerebbe sicuramente una spaccatura insanabile che porterebbe Rifondazione Comunista a correre da sola con un suo candidato (Zaza o Porta) e Linea Dritta che potrebbe clamorosamente riavvicinarsi al PD e partecipare alle primarie con il suo portavoce Maralfa, tutt'altro che "rottamato" dopo la sua esperienza di vicesindaco.
DeP invece, movimento nato con Guglielmo Minervini, sembra destinato a sciogliersi con i suoi iscritti che farebbero rientro nel PD.
Sinistra Italiana potrebbe formare una sua lista e coalizzarsi con Rifondazione, ma la situazione nazionale, ancora confusa, rende davvero arduo ipotizzare il suo futuro.
Un futuro, quello che abbiamo appena ipotizzato, che potrebbe compiere un passo verso la realtà già questa sera, quando si terrà una nuova riunione tra i quattro: una riunione che non esclude colpi di scena o azioni che facciano saltare il banco definitivamente.
D'altronde, si sa, la sinistra non è nuova a frazionamenti spesso solo controproducenti.
Rifondazione Comunista, Linea Dritta, Sinistra Italiana e DeP, dopo che il partito di corso Margherita ha reso pubblica la sua scelta moderata, hanno continuato per diverse settimane ad incontrarsi al fine di trovare una linea comune che permetta ai quattro reduci della ex maggioranza di governo cittadino, di arrivare compatti e con un candidato unico da fronteggiare ad uno schema che si sta delineando in città che vedrà tra i protagonisti quello che da molti è stato già definito come "il grande centro".
Anche all'interno di questo gruppo, sembra che l'aria sia tutt'altro che di comunanza e condivisione: se un accordo sul (eventuale) programma elettorale non sembra irraggiungibile, divergenze forti sembrano esserci sulla rosa dei papabili a candidato sindaco. Aggiungiamoci un pizzico di scetticismo, dopo la conclusione amara della gestione Natalicchio, ed un reciproco malumore che serpeggia tra i quattro, ecco qui che il risultato più probabile, e di cui a quanto pare alcuni dei quattro si stiano in realtà già preparando, sembra essere un "rompete le righe" ed ogni partito andrebbe così per la sua strada.
Questo scenario delineerebbe sicuramente una spaccatura insanabile che porterebbe Rifondazione Comunista a correre da sola con un suo candidato (Zaza o Porta) e Linea Dritta che potrebbe clamorosamente riavvicinarsi al PD e partecipare alle primarie con il suo portavoce Maralfa, tutt'altro che "rottamato" dopo la sua esperienza di vicesindaco.
DeP invece, movimento nato con Guglielmo Minervini, sembra destinato a sciogliersi con i suoi iscritti che farebbero rientro nel PD.
Sinistra Italiana potrebbe formare una sua lista e coalizzarsi con Rifondazione, ma la situazione nazionale, ancora confusa, rende davvero arduo ipotizzare il suo futuro.
Un futuro, quello che abbiamo appena ipotizzato, che potrebbe compiere un passo verso la realtà già questa sera, quando si terrà una nuova riunione tra i quattro: una riunione che non esclude colpi di scena o azioni che facciano saltare il banco definitivamente.
D'altronde, si sa, la sinistra non è nuova a frazionamenti spesso solo controproducenti.