La strada Molfetta-Terlizzi al buio: il caso dei lampioni sempre più spenti
La denuncia del comitato di quartiere: «Sin da 2019 abbiamo inoltrato richieste ufficiali, non ricevendo mai nessuna risposta»
venerdì 18 novembre 2022
12.50
Non si vede niente? Esatto: ci sono numerose zone della strada provinciale 112, quella che unisce Molfetta a Terlizzi, una delle arterie più pericolose della terra di Bari, teatro di incidenti mortali, che alla sera calano nel buio. Gli appelli dei residenti, riuniti nel comitato di quartiere "SP112 Molfetta-Terlizzi", si moltiplicano.
Le segnalazioni inoltrate all'ufficio Viabilità dell'Area Metropolitana di Bari e alle amministrazioni comunali di Molfetta e di Terlizzi sono ormai ricorrenti dal 2019, ma restano sempre lettera morta. «Sin dal 2019 - spiegano i residenti - abbiamo inoltrato richieste ufficiali per ripristinare i pali spenti o danneggiati, ma le nostre richieste non hanno trovato alcun riscontro scritto, nemmeno con una presa d'atto. Nulla. E ora siamo molto preoccupati per lo stato d'abbandono della strada».
Su 177 pali d'illuminazione, oltre 50 sono spenti o danneggiati. E rappresentano circa un terzo del totale. «Vogliamo segnalare ed evidenziare che sicuramente la questione sicurezza della strada provinciale 112 Molfetta-Terlizzi non interessi agli organi competenti e nello specifico alla Città Metropolitana di Bari» denuncia il comitato in una nota arrivata in redazione, che dopo numerose richieste scritte e pec senza alcuna risposta, ha deciso di rivolgersi agli organi d'informazione.
«Eppure - si legge ancora - sono consci del fatto che la suddetta provinciale sia stata teatro di innumerevoli incidenti stradali, anche mortali, tanto da provvedere a dotarla di un impianto di illuminazione lungo tutto il suo tratto. Bene, ma da quella data (estate del 2012, dopo un intervento tempestivo dell'amministrazione Schittulli) sembra che sia stata dimenticata. Infatti, sia dal 5 settembre 2019 abbiamo inoltrato richieste ufficiali di voler ripristinare i pali spenti o danneggiati».
Richieste dei residenti rimaste, però, inascoltate dagli organi provinciali, nel frattempo divenuti Città Metropolitana: «Non avendo ricevuto alcun riscontro in data 23 agosto 2021 e vista l'elevata rischiosità del tratto - è scritto ancora - abbiamo reiterato la richiesta con l'elenco specifico e geolocalizzazione di tutti i pali che necessitavano di manutenzione ordinaria (lampadine spente, pali danneggiati). Infine, in data 13 ottobre 2022, abbiamo inviato una ulteriore pec. Oltre tre anni».
Ma purtroppo «anche questo nostro sollecito non ha trovato alcun riscontro scritto e operativo, nemmeno con una presa d'atto con impegno a provvedere. Nulla. Pertanto, nostro malgrado - fanno sapere ancora -, siamo stati costretti a denunciare pubblicare la nostra preoccupazione per lo stato di abbandono dell'impianto di illuminazione che lo stesso Ente ha ritenuto allora indispensabile ai fini di un abbattimento del numero d'incidenti già registrati, come poi in seguito avvenuto».
Adesso la misura è colma. «Ma ora con oltre 50 pali spenti e/o danneggiati (circa un terzo del totale) ci corre l'obbligo di sentirci esonerati da ogni qualsivoglia rimorso per non aver fatto nulla per evitare altre situazioni incresciose che si possano registrare sulla 112 a causa dell'elevato traffico e della scarsa visibilità».
Le segnalazioni inoltrate all'ufficio Viabilità dell'Area Metropolitana di Bari e alle amministrazioni comunali di Molfetta e di Terlizzi sono ormai ricorrenti dal 2019, ma restano sempre lettera morta. «Sin dal 2019 - spiegano i residenti - abbiamo inoltrato richieste ufficiali per ripristinare i pali spenti o danneggiati, ma le nostre richieste non hanno trovato alcun riscontro scritto, nemmeno con una presa d'atto. Nulla. E ora siamo molto preoccupati per lo stato d'abbandono della strada».
Su 177 pali d'illuminazione, oltre 50 sono spenti o danneggiati. E rappresentano circa un terzo del totale. «Vogliamo segnalare ed evidenziare che sicuramente la questione sicurezza della strada provinciale 112 Molfetta-Terlizzi non interessi agli organi competenti e nello specifico alla Città Metropolitana di Bari» denuncia il comitato in una nota arrivata in redazione, che dopo numerose richieste scritte e pec senza alcuna risposta, ha deciso di rivolgersi agli organi d'informazione.
«Eppure - si legge ancora - sono consci del fatto che la suddetta provinciale sia stata teatro di innumerevoli incidenti stradali, anche mortali, tanto da provvedere a dotarla di un impianto di illuminazione lungo tutto il suo tratto. Bene, ma da quella data (estate del 2012, dopo un intervento tempestivo dell'amministrazione Schittulli) sembra che sia stata dimenticata. Infatti, sia dal 5 settembre 2019 abbiamo inoltrato richieste ufficiali di voler ripristinare i pali spenti o danneggiati».
Richieste dei residenti rimaste, però, inascoltate dagli organi provinciali, nel frattempo divenuti Città Metropolitana: «Non avendo ricevuto alcun riscontro in data 23 agosto 2021 e vista l'elevata rischiosità del tratto - è scritto ancora - abbiamo reiterato la richiesta con l'elenco specifico e geolocalizzazione di tutti i pali che necessitavano di manutenzione ordinaria (lampadine spente, pali danneggiati). Infine, in data 13 ottobre 2022, abbiamo inviato una ulteriore pec. Oltre tre anni».
Ma purtroppo «anche questo nostro sollecito non ha trovato alcun riscontro scritto e operativo, nemmeno con una presa d'atto con impegno a provvedere. Nulla. Pertanto, nostro malgrado - fanno sapere ancora -, siamo stati costretti a denunciare pubblicare la nostra preoccupazione per lo stato di abbandono dell'impianto di illuminazione che lo stesso Ente ha ritenuto allora indispensabile ai fini di un abbattimento del numero d'incidenti già registrati, come poi in seguito avvenuto».
Adesso la misura è colma. «Ma ora con oltre 50 pali spenti e/o danneggiati (circa un terzo del totale) ci corre l'obbligo di sentirci esonerati da ogni qualsivoglia rimorso per non aver fatto nulla per evitare altre situazioni incresciose che si possano registrare sulla 112 a causa dell'elevato traffico e della scarsa visibilità».