"La Plancia Piena" riparte da Giovinazzo: «Molfetta ha perso una chance di aggregazione»

Le parole dei referenti dell'associazione a pochi giorni dall'inizio del nuovo corso

mercoledì 4 ottobre 2023 10.52
A cura di Danilo de Robertis
L'APS "La Plancia Piena" ha avviato ufficialmente il suo nuovo corso il 29 settembre scorso, quando sono stati riaperti gli spazi rinnovati del Palazzo ex Capitano, nella centrale Piazza Umberto I a Giovinazzo. Un nuovo punto di partenza per un gruppo fatto principalmente da ragazzi molfettesi che, negli anni precedenti, si erano fatti conoscere per il loro dinamismo proprio a Molfetta, prima di vedere concluso il loro percorso in città: a chiudere il cerchio rispetto a quanto accaduto negli ultimi anni è stato Gabriele Caruolo, consigliere del direttivo e responsabile comunicazione dell'APS.

«Con la pandemia del 2020 le attività pubbliche della Plancia Piena si erano, per forza di cose, fermate ed è stato in quel periodo che abbiamo deciso di mettere a frutto l'esperienza acquisita nel corso di anni di attività per stilare un progetto che potesse coinvolgere partner pubblici e che fosse mirato alla promozione culturale e turistica della città attraverso la Gamification».

«Ludus in Burgus, questo il nome del nostro progetto che ha visto la luce durante la pandemia, era stato proprio concepito ed immaginato per il centro storico di Molfetta. Il bando regionale "Luoghi Comuni" ci ha dato subito l'opportunità di poter ottenere un luogo e un finanziamento per poter realizzare la nostra visione. Ci siamo quindi candidati per un luogo messo a disposizione dal comune di Molfetta nel centro storico ma nonostante il progetto fosse stato ritenuto valido e finanziabile dalla Regione Puglia il Comune di Molfetta non ha probabilmente pensato altrettanto e di fatto non abbiamo ottenuto lo spazio per cui ci eravamo candidati. Non ci siamo demoralizzati e certi della validità della nostra iniziativa abbiamo riproposto Ludus in Burgus per il "Palazzo Ex Capitano" nel centro storico di Giovinazzo. Qui le cose sono andate diversamente e la scorsa settimana abbiamo potuto tagliare il nastro della nostra nuova sede con le autorità locali che hanno sin da subito creduto nel nostro progetto».

«A noi ovviamente rimane il rammarico per quanto accaduto a Molfetta ma siamo molto felici di avere una nuova sede in un centro storico bellissimo, vivo, popolato e culturalmente stimolante come quello di Giovinazzo. Di certo ci fa riflettere che ad oggi il luogo per cui ci eravamo candidati a Molfetta ci risulta sia ancora chiuso e non utilizzato da nessuno, questo è un peccato perché rafforza la nostra idea che la mancata assegnazione di quel luogo alla nostra associazione sia stata un'occasione persa più per il comune di Molfetta che per noi».

«Auspichiamo che in futuro anche quel luogo nel centro storico di Molfetta possa tornare a vivere come ha fatto "Palazzo Ex Capitano" a Giovinazzo».