La nuova scuola della musica d'autore live a Molfetta con Dimartino
Concerto alla Cittadella degli Artisti
venerdì 5 giugno 2015
12.18
Il cantauore siciliano Dimartino, questa sera sale sul palco dell'auditorium della Cittadella degli Artisti, nuovo contenitore culturale nel Laboratorio Urbano di Molfetta, per la seconda data della rassegna Metro Mood - Ritmi e Suoni dalle Città.
L'evento è promosso da Area Metropolitana e High Grade in collaborazione con la Fondazione Valente.
"Un paese ci vuole" è il nuovo album di Dimartino, da una citazione di 'La luna e i falò' di Cesare Pavese, che racconta in musica i frammenti della vita di tutti i nostri piccoli paesi.
Lo hanno definito un inno ai borghi d'Italia, ma il nuovo album di Antonio Di Martino è qualcosa di più complesso. L'ultimo tassello di un puzzle che arriva dopo "Cara maestra abbiamo perso" e "Sarebbe bello non lasciarsi mai, ma abbandonarsi ogni tanto è utile", più l'Ep "Non torno più mamma", tutti pubblicati dall'etichetta Picicca dischi.
Due le collaborazioni che impreziosiscono il nuovo lavoro di Dimartino: le voci di Francesco Bianconi dei Baustelle e di Cristina Donà.
È un album che prova a raccontare la vita trascorsa in una qualunque delle piccole città italiane, ma che non ha niente a che vedere con la provincia nostrana, con la vita in bianco e nero all'ombra delle metropoli, e che non a caso nasce agli antipodi di questo Paese.
L'idea di questo disco arriva da lontano: dal Messico, stato di Oxaca, dove Dimartino si trovava un anno fa. E dove, a un certo punto "tra cumuli di case, uomini sui muli bardati da fasci d'erba e fiori, mi sembrò quasi di essere al centro della Sicilia" racconta lui stesso. Da quella sensazione provata in un luogo distante 14 ore da casa il cantautore sente la voglia di conoscere meglio il proprio paese, di riappropriarsene. Ascolta i racconti del nonno, mette tutto il materiale nero su bianco che prende di nuovo vita sotto forma di storie brevi. E poi arrivano le canzoni, dalla sensibile intuizione che "il paese oltre che un luogo geografico è soprattutto una condizione umana in estinzione". E non importa se si proviene da Misilmeri, come lui, paesino in provincia di Palermo dove è stato registrato il disco, o dalla Val d'Aosta.
Tutti abbiamo provato l'esperienza di andare via da casa, di stare lontani e, alla fine, di sentirci attaccati alle proprie origini, come se le lunghe radici improvvisamente iniziassero a riavvolgersi, come una prolunga."
Apriranno il concerto di Molfetta i Senhal, giovane band pop/psichedelica di Putignano. Inizio ore 21. Infoline 3938990152
L'evento è promosso da Area Metropolitana e High Grade in collaborazione con la Fondazione Valente.
"Un paese ci vuole" è il nuovo album di Dimartino, da una citazione di 'La luna e i falò' di Cesare Pavese, che racconta in musica i frammenti della vita di tutti i nostri piccoli paesi.
Lo hanno definito un inno ai borghi d'Italia, ma il nuovo album di Antonio Di Martino è qualcosa di più complesso. L'ultimo tassello di un puzzle che arriva dopo "Cara maestra abbiamo perso" e "Sarebbe bello non lasciarsi mai, ma abbandonarsi ogni tanto è utile", più l'Ep "Non torno più mamma", tutti pubblicati dall'etichetta Picicca dischi.
Due le collaborazioni che impreziosiscono il nuovo lavoro di Dimartino: le voci di Francesco Bianconi dei Baustelle e di Cristina Donà.
È un album che prova a raccontare la vita trascorsa in una qualunque delle piccole città italiane, ma che non ha niente a che vedere con la provincia nostrana, con la vita in bianco e nero all'ombra delle metropoli, e che non a caso nasce agli antipodi di questo Paese.
L'idea di questo disco arriva da lontano: dal Messico, stato di Oxaca, dove Dimartino si trovava un anno fa. E dove, a un certo punto "tra cumuli di case, uomini sui muli bardati da fasci d'erba e fiori, mi sembrò quasi di essere al centro della Sicilia" racconta lui stesso. Da quella sensazione provata in un luogo distante 14 ore da casa il cantautore sente la voglia di conoscere meglio il proprio paese, di riappropriarsene. Ascolta i racconti del nonno, mette tutto il materiale nero su bianco che prende di nuovo vita sotto forma di storie brevi. E poi arrivano le canzoni, dalla sensibile intuizione che "il paese oltre che un luogo geografico è soprattutto una condizione umana in estinzione". E non importa se si proviene da Misilmeri, come lui, paesino in provincia di Palermo dove è stato registrato il disco, o dalla Val d'Aosta.
Tutti abbiamo provato l'esperienza di andare via da casa, di stare lontani e, alla fine, di sentirci attaccati alle proprie origini, come se le lunghe radici improvvisamente iniziassero a riavvolgersi, come una prolunga."
Apriranno il concerto di Molfetta i Senhal, giovane band pop/psichedelica di Putignano. Inizio ore 21. Infoline 3938990152