La Norman Atlantic e quelle 6 deficiencies della nave, prima dell'incendio
Tratti in salvo 265 passeggeri, ne restano a bordo ancora 213
lunedì 29 dicembre 2014
8.31
Ancora notizie dalla Norman Atlantic. L'ultimo controllo in ordine di tempo era stato effettuato il 19 dicembre ed era stato condotto dalle autorità portuali di Patrasso, che avevano dato piena funzionalità alla nave. Era stato segnalato solo un lieve malfunzionamento alla porta-tagliafuoco n.112 subito recuperato e la nave aveva avuto l'ok per la navigazione. 160 sono le porte e le aperture tagliafuoco che in caso di incendio dovrebbe fare da barriera e isolare le fiamme.
Ricordiamo che il traghetto era stato varato nel 2009, a Rovigo. In soli cinque anni la nave ha cambiato nome tre volte: nato come Akeman Street, poi Scintu dal gennaio 2013 diviene Norman Atlantic. Mentre il proprietario, e quindi il responsabile di funzionalità e manutenzione, è sempre la Visemar. Ultima ispezione quella su citata del 19 dicembre, nel porto di Patrasso. Il sito dell'organizzazione internazionale Paris Mou, che ha eseguito i controlli, spiega che in quella ispezione erano state rilevate "sei carenze" (deficiencies) tali però da non portare al fermo della nave che infatti aveva ottenuto il delivered alla navigazione. Tra le carenze, si segnalano "alcuni problemi alle strumentazioni dei sistemi di emergenza, luci e altro"; qualche "mancanza nella documentazione" e infine le "fire doors/openings in fire-resisting divisions" risultavano "malfunzionanti".
Nulla però, che ne abbia compromesso la navigazione del traghetto. Nel giugno 2014, il Norman Atlantic aveva avuto il tagliando del RINA, il registro navale italiano, che offre servizi di classificazione navale, certificazione, verifica di conformità, ispezione e testing. Il certificato di classe e il certificato sicurezza passeggeri sono stati rinnovati nel luglio 2014 motivo per cui la nave poteva navigare "senza prescrizioni a carico".
Tra certificati e test sicurezza, la porta tagliafuoco n.112 era stata sistemata proprio per soddisfare gli organi ispettivi competenti, ma proprio tale porta n.112 è quella che divide il ponte numero 5 della nave, dove si sono sprigionate le fiamme. È presto per fare ipotesi sulla cause dell'incendio, fatto sta che le operazioni di soccorso nel basso Adriatico sono continuate tutta la notte.
Ricordiamo che il traghetto era stato varato nel 2009, a Rovigo. In soli cinque anni la nave ha cambiato nome tre volte: nato come Akeman Street, poi Scintu dal gennaio 2013 diviene Norman Atlantic. Mentre il proprietario, e quindi il responsabile di funzionalità e manutenzione, è sempre la Visemar. Ultima ispezione quella su citata del 19 dicembre, nel porto di Patrasso. Il sito dell'organizzazione internazionale Paris Mou, che ha eseguito i controlli, spiega che in quella ispezione erano state rilevate "sei carenze" (deficiencies) tali però da non portare al fermo della nave che infatti aveva ottenuto il delivered alla navigazione. Tra le carenze, si segnalano "alcuni problemi alle strumentazioni dei sistemi di emergenza, luci e altro"; qualche "mancanza nella documentazione" e infine le "fire doors/openings in fire-resisting divisions" risultavano "malfunzionanti".
Nulla però, che ne abbia compromesso la navigazione del traghetto. Nel giugno 2014, il Norman Atlantic aveva avuto il tagliando del RINA, il registro navale italiano, che offre servizi di classificazione navale, certificazione, verifica di conformità, ispezione e testing. Il certificato di classe e il certificato sicurezza passeggeri sono stati rinnovati nel luglio 2014 motivo per cui la nave poteva navigare "senza prescrizioni a carico".
Tra certificati e test sicurezza, la porta tagliafuoco n.112 era stata sistemata proprio per soddisfare gli organi ispettivi competenti, ma proprio tale porta n.112 è quella che divide il ponte numero 5 della nave, dove si sono sprigionate le fiamme. È presto per fare ipotesi sulla cause dell'incendio, fatto sta che le operazioni di soccorso nel basso Adriatico sono continuate tutta la notte.