La molfettese Renata de Gennaro e l'impegno per la divulgazione scientifica
La giovane ha vissuto un'esperienza sul futuro dell'energia assieme al Comitato Nucleare e Ragione
martedì 21 novembre 2023
Dagli studi in Nanotechnologies for ICTs al Politecnico di Torino al progetto ITER, acronimo che sta per International Thermonuclear Experimental Reactor. Un'esperienza formativa quella vissuta qualche settimana fa da Renata de Gennaro, giovane molfettese che ha scelto di costruire il proprio futuro a Nord Italia in un campo di studi molto specifico.
Renata fa parte del Comitato Nucleare e Ragione, un comitato nazionale pro-nucleare il cui obiettivo è fare divulgazione scientifica promuovendo i vantaggi dell'energia nucleare anche in virtù dei cambiamenti climatici.
«Dati scientifici alla mano, noi cerchiamo di smentire i pregiudizi relativi all'energia nucleare – spiega la giovane molfettese – a Cadarache, nel Sud della Francia, abbiamo visitato il tokamak e abbiamo assistito alle fasi di preparazione e testing dello stesso».
A differenza dei reattori attualmente in funzione nel resto del mondo, che sono tutti a fissione nucleare, il tokamak è un tentativo di realizzazione di un reattore a fusione nucleare.
Con il Comitato Nucleare e Ragione, Renata ha partecipato all'organizzazione di eventi tematici di divulgazione scientifica. Uno di questi si è tenuto in Puglia, a Lecce.
«Sul posto abbiamo avuto modo di constatare a che punto sia la costruzione del tokamak – prosegue Renata – il progetto avrebbe dovuto essere ultimato nel 2035, ma difficoltà durante il percorso ne hanno prolungato i tempi».
È bene precisare come l'ITER non sarà il reattore impiegato nel futuro, ma rappresenta uno step necessario allo studio di questa nuova tecnologia, che porterà al prototipo DEMO, ideale successore dell'ITER.
Nonostante il conflitto tra Russia e Ucraina, i Paesi che hanno aderito al progetto (oltre 30 da tutto il mondo) non hanno permesso alla guerra di rallentare gli studi sul tema.
«C'è un clima di collaborazione tra gli esperti che partecipano alla ricerca – spiega Renata – questo aspetto è fondamentale in un progetto a carattere internazionale».
Renata fa parte del Comitato Nucleare e Ragione, un comitato nazionale pro-nucleare il cui obiettivo è fare divulgazione scientifica promuovendo i vantaggi dell'energia nucleare anche in virtù dei cambiamenti climatici.
«Dati scientifici alla mano, noi cerchiamo di smentire i pregiudizi relativi all'energia nucleare – spiega la giovane molfettese – a Cadarache, nel Sud della Francia, abbiamo visitato il tokamak e abbiamo assistito alle fasi di preparazione e testing dello stesso».
A differenza dei reattori attualmente in funzione nel resto del mondo, che sono tutti a fissione nucleare, il tokamak è un tentativo di realizzazione di un reattore a fusione nucleare.
Con il Comitato Nucleare e Ragione, Renata ha partecipato all'organizzazione di eventi tematici di divulgazione scientifica. Uno di questi si è tenuto in Puglia, a Lecce.
«Sul posto abbiamo avuto modo di constatare a che punto sia la costruzione del tokamak – prosegue Renata – il progetto avrebbe dovuto essere ultimato nel 2035, ma difficoltà durante il percorso ne hanno prolungato i tempi».
È bene precisare come l'ITER non sarà il reattore impiegato nel futuro, ma rappresenta uno step necessario allo studio di questa nuova tecnologia, che porterà al prototipo DEMO, ideale successore dell'ITER.
Nonostante il conflitto tra Russia e Ucraina, i Paesi che hanno aderito al progetto (oltre 30 da tutto il mondo) non hanno permesso alla guerra di rallentare gli studi sul tema.
«C'è un clima di collaborazione tra gli esperti che partecipano alla ricerca – spiega Renata – questo aspetto è fondamentale in un progetto a carattere internazionale».