La molfettese Anna Giada Altomare vince il Premio alla Carriera

L'impegno della parola come atto politico, culturale e di libertà l'ha resa la più giovane editrice donna italiana a ricevere questo riconoscimento

sabato 30 novembre 2024 9.28
La molfettese Anna Giada Altomare, fondatrice di Another Coffee Stories, è stata insignita oggi del Premio LiberLibri alla Carriera, entrando nella storia come la più giovane editrice donna italiana a ricevere questo prestigioso riconoscimento. Un premio che celebra non solo il suo talento imprenditoriale, ma anche la profonda missione culturale che guida ogni sua iniziativa: rendere la parola il fulcro del cambiamento sociale.
La parola genera il futuro
"La parola è la chiave della libertà, e la libertà è il fondamento del futuro," ha dichiarato Altomare nel suo discorso di ringraziamento, sottolineando come l'atto di raccontare non sia mai neutrale, ma sempre un gesto politico, culturale e di libertà. La sua casa editrice, fondata nel dicembre 2020, nasce proprio da questa consapevolezza: che raccontare storie significa creare possibilità, dare voce a chi non l'ha mai avuta e immaginare un domani più inclusivo.
Per Altomare, ogni parola pronunciata o scritta rappresenta un tassello nella costruzione del futuro: "Chi tace non crea e non permette al futuro di esistere. Se le parole circolano libere, creano possibilità infinite. Ogni racconto è un atto di resistenza, e ogni libro è una rivoluzione."
Another Coffee Stories: un progetto che unisce narrazione e azione
Another Coffee Stories è molto più di una casa editrice: è un'impresa che intreccia letteratura, teatro e cinema, portando alla luce storie capaci di ispirare al cambiamento. Dai romanzi alle sceneggiature, dalle produzioni cinematografiche ai progetti teatrali, ogni opera pubblicata è un esempio di come la parola possa essere un potente strumento di trasformazione sociale.
Uno dei momenti più significativi di quest'anno è stato il documentario "1974. La strage di Brescia", presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, che ha raccontato una delle pagine più drammatiche della storia italiana. Altomare ha saputo intrecciare passato e presente, memoria e riflessione, mostrando come il racconto possa diventare un atto di giustizia e verità.
Un riconoscimento che celebra la libertà
Il Premio LiberLibri alla Carriera è stato assegnato ad Altomare per la sua capacità di fare dell'editoria un luogo di resistenza e libertà. Come sottolineato durante la giornata "Anna Giada Altomare ci ricorda che la cultura non è una necessità. Con il suo lavoro ha trasformato l'editoria in uno spazio dove le parole non solo raccontano, ma creano futuro."
In un momento storico in cui la libertà di espressione è spesso minacciata, Altomare ha ribadito il valore della parola come strumento per difendere la dignità umana "Togliere la parola significa togliere libertà, e senza libertà non c'è evoluzione, quindi non c'è futuro. Raccontare storie è un atto di coraggio, perché ogni narrazione sfida il silenzio e l'oblio."
Un modello per le nuove generazioni
A soli 31 anni, Anna Giada Altomare rappresenta una figura di ispirazione per le giovani generazioni. La sua visione, il suo impegno e il suo coraggio dimostrano che il cambiamento è possibile quando si crede nel potere trasformativo della parola.
Con progetti innovativi come il Synestetic Party, che unisce letteratura, moda, con il supporto di realtà come StreetStyle di Marilena Sallustio, caffè grazie alla Torrefazione Ernani e arti visive con la collaborazione di innumerevoli artisti, Altomare continua a spingersi oltre i confini dell'editoria tradizionale, esplorando nuovi modi per raccontare il mondo e immaginarne di nuovi.
Il futuro è scritto nelle parole
Ricevendo il Premio LiberLibri, Anna Giada Altomare ha voluto condividere un messaggio di speranza e responsabilità "La magia esiste, ed è nella parola, nella scelta che facciamo ogni giorno di vivere. Ogni racconto, ogni libro, ogni voce che si alza è un atto magico, capace di superare il tempo e lo spazio. Siamo tutti immortali finché raccontiamo. E questo basta."
Con il suo lavoro, Altomare dimostra che il futuro non è qualcosa che ci accade, ma qualcosa che possiamo creare, un passo alla volta, una parola alla volta.