La Meridiana ha spento 29 candeline
Un compleanno ricco di emozione e partecipazione
venerdì 15 gennaio 2016
10.03
Erano proprio in tanti a festeggiare i 29 anni della Casa Editrice La Meridiana, alcuni amici e vicini sin dalla sua fondazione e costituzione, altri che si sono aggiunti con il tempo, lungo il percorso. Un percorso non certamente facile, ricco di difficoltà e sfide che la Meridiana, una casa editrice del sud, ha sempre preso al balzo, non arrendendosi mai. Il compleanno, per l'idea innovativa con cui è stato proposto e festeggiato, ha mostrato la freschezza, la voglia di andare avanti e di guardare con positività al trentennale,senza farsi prendere da nostalgie e malinconie.
La serata, animata da Melania Bigi e Giulio, ha avuto l'obiettivo di mettere in primo piano le emozioni, facendo cadere muri e creando ponti. Già il fatto di aver fatto posizionare tutti i presenti in cerchio, ha agevolato la comunicazione, facilitandola. "Facilitare" è stata una delle parole più usate in questi giochi di gruppo che hanno creato una rete facilitando i rapporti interpersonali anche con la comunicazione non verbale come un abbraccio, una alzata di mano, un movimento codificato dal gruppo. Alcuni giochi hanno avuto proprio come tema La Meridiana, quanto la si conosceva e da quanto tempo, creando rapporti di vicinanza o lontananza in base alla conoscenza della casa editrice. Si è passati poi a definirla con una sola parola. C'è chi ha usato coraggio, chi pace, chi ancora don Tonino, chi forza. Ognuno ha stigmatizzato una qualità.
I giochi hanno coinvolto tutti, ciascuno si è messo in gioco, scusate il bisticcio di parole, ma è stato proprio così. Molti si sono spogliati di ruoli e sovrastrutture, gettando la maschera che per lavoro spesso si indossa. E allora via ad abbracci, parlare con chi non si conosce, raccontare di se e della propria vita, anche grazie alle "carte della facilitazione". Ognuno ha preso una carta, dove erano impresse frasi e consigli, condividendo il suo pensiero e le sue riflessioni con il vicino. Si è creato uno scambio di idee, pensieri ed emozioni che ha coinvolto proprio tutti i presenti. Queste carte, che insegnano ed invitano ad attivare 'il genio collettivo', saranno presentate a marzo e sono legate ad una campagna di crowdfunding denominata "Facilitiamoci" che ha lo scopo di mettere in rete l'intuizione del singolo diffondendola alla collettività, alla comunità, in modo da trasformarla in azione. Le carte hanno lo scopo di stemperare i conflitti, creare un clima di collaborazione, attraverso una comunicazione collettiva che non prevarichi, ma che sviluppi dinamiche di gruppo. La stessa autrice delle carte ha sperimentato sul campo le reazioni dei partecipanti che faranno parte di questo progetto sposato in pieno da Elvira Zaccagnino direttrice de "la meridiana".
I presenti poi sono stati chiamati a scrivere con post colorati su cartelloni alcune frasi relative alla gratitudine e al progettare, sempre riferiti alla casa editrice e al suo futuro, dando poi suggerimenti ed avanzando proposte. A conclusione di questa serie di esperimenti, tutti sono stati invitati ad abbracciarsi per liberare le emozioni e andare incontro al prossimo, cosa che non si è più abituati a fare. La serata si è conclusa, proprio per rimarcare la gioia dell' incontro, con un momento conviviale e un dono ad ogni intervenuto di un libro di racconti sulle tre religioni: Ebraismo, Cristianesimo e Islam a cura di Michele Lobaccaro. Non potevano mancare sorrisi e abbracci per congedarsi; se li usassimo di più, secondo gli insegnamenti di Melania, tanti muri e barriere cadrebbero, e la comunicazione sarebbe facilitata.
La serata, animata da Melania Bigi e Giulio, ha avuto l'obiettivo di mettere in primo piano le emozioni, facendo cadere muri e creando ponti. Già il fatto di aver fatto posizionare tutti i presenti in cerchio, ha agevolato la comunicazione, facilitandola. "Facilitare" è stata una delle parole più usate in questi giochi di gruppo che hanno creato una rete facilitando i rapporti interpersonali anche con la comunicazione non verbale come un abbraccio, una alzata di mano, un movimento codificato dal gruppo. Alcuni giochi hanno avuto proprio come tema La Meridiana, quanto la si conosceva e da quanto tempo, creando rapporti di vicinanza o lontananza in base alla conoscenza della casa editrice. Si è passati poi a definirla con una sola parola. C'è chi ha usato coraggio, chi pace, chi ancora don Tonino, chi forza. Ognuno ha stigmatizzato una qualità.
I giochi hanno coinvolto tutti, ciascuno si è messo in gioco, scusate il bisticcio di parole, ma è stato proprio così. Molti si sono spogliati di ruoli e sovrastrutture, gettando la maschera che per lavoro spesso si indossa. E allora via ad abbracci, parlare con chi non si conosce, raccontare di se e della propria vita, anche grazie alle "carte della facilitazione". Ognuno ha preso una carta, dove erano impresse frasi e consigli, condividendo il suo pensiero e le sue riflessioni con il vicino. Si è creato uno scambio di idee, pensieri ed emozioni che ha coinvolto proprio tutti i presenti. Queste carte, che insegnano ed invitano ad attivare 'il genio collettivo', saranno presentate a marzo e sono legate ad una campagna di crowdfunding denominata "Facilitiamoci" che ha lo scopo di mettere in rete l'intuizione del singolo diffondendola alla collettività, alla comunità, in modo da trasformarla in azione. Le carte hanno lo scopo di stemperare i conflitti, creare un clima di collaborazione, attraverso una comunicazione collettiva che non prevarichi, ma che sviluppi dinamiche di gruppo. La stessa autrice delle carte ha sperimentato sul campo le reazioni dei partecipanti che faranno parte di questo progetto sposato in pieno da Elvira Zaccagnino direttrice de "la meridiana".
I presenti poi sono stati chiamati a scrivere con post colorati su cartelloni alcune frasi relative alla gratitudine e al progettare, sempre riferiti alla casa editrice e al suo futuro, dando poi suggerimenti ed avanzando proposte. A conclusione di questa serie di esperimenti, tutti sono stati invitati ad abbracciarsi per liberare le emozioni e andare incontro al prossimo, cosa che non si è più abituati a fare. La serata si è conclusa, proprio per rimarcare la gioia dell' incontro, con un momento conviviale e un dono ad ogni intervenuto di un libro di racconti sulle tre religioni: Ebraismo, Cristianesimo e Islam a cura di Michele Lobaccaro. Non potevano mancare sorrisi e abbracci per congedarsi; se li usassimo di più, secondo gli insegnamenti di Melania, tanti muri e barriere cadrebbero, e la comunicazione sarebbe facilitata.