Mozione degli alleati per sfiduciare Minervini. A Molfetta l'amministrazione traballa di nuovo
Alla guida ci sarebbe il gruppo di Pietro Mastropasqua. Ma anche altri consiglieri comunali sarebbero pronti a opporsi al sindaco
giovedì 14 ottobre 2021
18.36
La maggioranza amministrativa a Molfetta traballa e starebbe vivendo l'ora della crisi più buia, seppure a riflettori spenti rispetto a quella ufficialmente aperta lo scorso anno, in questi stessi mesi, dal Partito Democratico.
Dalle parti di Lama Scotella, infatti, tutto sarebbe abbastanza chiaro: far finire il mandato di Tommaso Minervini anzitempo. Senza, però, le dimissioni del sindaco: è chiaro, lo ha più volte ribadito, che non arriveranno mai.
Lo scenario è un altro: una petizione per sfiduciarlo, magari proprio in Consiglio Comunale.
A guidare i promotori della petizione sarebbe il gruppo "Obiettivo Molfetta" che in Aula Carnicella è rappresentato da Luigi Tridente, Sergio de Candia, Leo Binetti e Alina Losito e che nell'assessore Pietro Mastropasqua ha il suo punto di riferimento.
La raccolta di firme a sostegno sarebbe partita nelle scorse ore con la convocazione di diversi rappresentati del mondo politico locale, anche di altri che pure siedono in Consiglio e che nel 2017 hanno attivamente sostenuto l'elezione a primo cittadino di Minervini, al suo secondo mandato dopo quello dei primi anni 2000.
Le riflessioni delle parti politiche sarebbero in corso.
Che qualcosa scricchioli, infondo, è ben visibile dalle assenze di taluni assessori alle riunioni di Giunta e dall'impossibilità di proseguire con i lavori del Consiglio Comunale dove, nelle ultime settimane, per almeno due volte sarebbe venuto meno il numero minimo per proseguire l'attività.
L'ultima volta il 30 settembre scorso: vano il tentativo del sindaco di richiamare i consiglieri al rispetto del ruolo istituzionale svolto. L'assise è aggiornata lunedì 18 ottobre, possibile spartiacque del presente politico molfettese con vista sul futuro quanto mai prossimo della classe amministrativa - dirigenziale cittadina.
Dalle parti di Lama Scotella, infatti, tutto sarebbe abbastanza chiaro: far finire il mandato di Tommaso Minervini anzitempo. Senza, però, le dimissioni del sindaco: è chiaro, lo ha più volte ribadito, che non arriveranno mai.
Lo scenario è un altro: una petizione per sfiduciarlo, magari proprio in Consiglio Comunale.
A guidare i promotori della petizione sarebbe il gruppo "Obiettivo Molfetta" che in Aula Carnicella è rappresentato da Luigi Tridente, Sergio de Candia, Leo Binetti e Alina Losito e che nell'assessore Pietro Mastropasqua ha il suo punto di riferimento.
La raccolta di firme a sostegno sarebbe partita nelle scorse ore con la convocazione di diversi rappresentati del mondo politico locale, anche di altri che pure siedono in Consiglio e che nel 2017 hanno attivamente sostenuto l'elezione a primo cittadino di Minervini, al suo secondo mandato dopo quello dei primi anni 2000.
Le riflessioni delle parti politiche sarebbero in corso.
Che qualcosa scricchioli, infondo, è ben visibile dalle assenze di taluni assessori alle riunioni di Giunta e dall'impossibilità di proseguire con i lavori del Consiglio Comunale dove, nelle ultime settimane, per almeno due volte sarebbe venuto meno il numero minimo per proseguire l'attività.
L'ultima volta il 30 settembre scorso: vano il tentativo del sindaco di richiamare i consiglieri al rispetto del ruolo istituzionale svolto. L'assise è aggiornata lunedì 18 ottobre, possibile spartiacque del presente politico molfettese con vista sul futuro quanto mai prossimo della classe amministrativa - dirigenziale cittadina.